Milione/81
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De la fattezza del Grande Kane
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Lo Grande Signore de’ signori, che Cob(l)ai Kane è chiamato, è di bella grandezza, né piccolo né grande, ma è di mezzana fatta. Egli è ca(r)nuto di bella maniera; egli è troppo bene tagliato di tutte le membre; egli à lo suo viso bianco e vermiglio come rosa, gli occhi neri e begli, lo naso bene fatto e ben li siede.
Egli àe tuttavia 4 femine, le quali tiene per sue dirette moglie. E ’l magiore figliuolo ch’egli àe di queste 4 moglie dé essere per ragione signore de lo ’mperio dopo la morte di suo padre.
Elle sono chiamate imperadrici, e ciascuna è chiama[t]a per su’ nome, e ciascuna di queste donne tiene corte per sé, e non vi n’à niuna che non abbia 300 donzelle, e ànno molti valetti e scudieri e molti altri uomini e femine, sicché ciascuna di queste donne à bene in sua corte 10.000 persone. E quando vuole giacere con niuna di queste donne, egli la fa venire in sua camera e talvolta vae alla sua.
Egli tiene ancora molte amiche; e diròvi come: (e)gli è vero ch’egli è una generazione di Tartari, che sono chiamati Ungrac, che sono molto bella gente e avenante, e di queste sono scelte 100 le piú belle donzelle che vi sono, e sono menate al Grande Kane. Egli le fa guardare a donne nel palagio e falle giacere apresso lui in uno letto per sapere se ell’àe buono fiato, e per sapere s’ella è pulcella e ben sa(na) d’ogni cosa. E quelle che sono buone e belle di tutte cose so’ messe a servire lo signore in tal maniera com’io vi dirò. Egli è vero che ogne 3 die e 3 notti, 6 di queste donzelle servono lo signore in camera e a letto e a ciò che bisogna, e ’l signore fa di loro quello ch’egli vuole. E di capo di 3 dí e di 3 notti vegnono l’altre 6 donzelle, e cosí va tutto l’anno di 6 in 6 donzelle.