Milione/46
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Di Balascam
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Balasciam è una provincia che la gente adorano Malcometo, e ànno lingua per loro. Egli è grande reame e discende lo re per reditade; e scese del legnaggio d’Allesandro e de la figlia di Dario, lo grande signore di Persia. E tutti quegli re si chiamano Zulcarnei in saracino, ciò è a dire Ales[a]ndro, per amore del grande Allexandro.
E quivi nasce le priete preziose che si chiamano balas[c]i, che sono molto care, e cavansi ne le montagne come l’altre vene. E è pena la testa chi cavasse di quelle pietre fuori del reame, perciò che ve n’à tante che diventerebboro vile. E quivi, in un’altra montagna, † ... † ove si cava l’azurro, e è ’l migliore e ’l piú fine del mondo; e le pietre onde si fa l’azurro, è vena di terra. E àvi montagne ove si cava l’argento.
E la provincia è molto fredda. E quivi nasce cavagli assai e buoni coritori, e non portano ferri, sempre andando per le montagne. E nascevi falconi molto volanti e li falconi laineri: cacciare e uccellare v’è lo migliore del mondo. Olio non ànno, ma fannone di noci. Lo luogo è molto forte da guerra; e’ sono buoni arcieri e vestonsi di pelle di bestie, perciò ch’ànno caro di panni. E le grandi donne e le gentili portano brache, che v’è ben 100 braccia di panno bambagino, e tal 40 e tal 80; e questo fanno per parere ch’abbiano grosse le natiche, perché li loro uomini si dilettano in femine grosse.
Or lasciamo questo reame, e conteremo d’una diversa gente, ch’è lungi da questa provincia 10 giornate.