Milione/204
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Delle parti di verso tramontana
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In tramontana si à uno re ch’è chiamato lo re Conci. È sono Tartari; questi sono genti molto bestiali.
Costoro si ànno uno loro dominedio, ed è fatto di feltro, e chiamalo Nattigai, e fannogli anche la moglie, e dicono che sono i dominedii terreni che guardano tutti i loro beni terreni. E cosí li danno da mangiare, e fanno a questo cotale iddio secondo che fanno li altri Tarteri, li quali v’abbiamo contato adietro. Questo re Conci è de la schiatta di Ci(n)ghi Kane ed è parente del Grande Kane. Questa gente non ànno né cità né castella, ma sempre istanno in piani od in montagne. È sono grande gente de le persone, e vivono di latt’e di bestie e di carne; biada non ànno. E non sono gente che mai facciano guerra ad altrui, anzi istanno tutti in grande pace. Eglino si ànno molte bestie, ed ànno orsi che sono tutti bianchi e sono lunghi 20 palmi, ed ànno volpi che sono tutte nere, e sí ànno asini salvatichi assai. Ancora si ànno giambelline, cioè quelle donde si fanno le care pegli, che una pelle da uomo vale bene 1.000 bisanti; vai ànno assai.
Questo re si è di quella contrada ove i cavagli non possoro andare, perciò che v’à grandi laghi e molte fontane, e sonvi ghiacci sí grandi che non vi si puote menare cavallo. E dura questa mala contrada 13 giornate; ed in capo di catuna giornata si à una posta, dove albergano li messi che passano e che vengono; ed a catuna di queste poste si istanno 40 cani, li quali istanno per portare li messaggi da l’una posta a l’altra, sí come io vi dirò. Sappiate che queste 13 giornate si sono (tra) due montagne, e tra queste due montagne si à una valle, ed in questa valle à sí grande lo fango e lo ghiaccio che cavallo non vi potrebbe andare. Eglino sí ànno ordinate tregge sanza ruote, ché le ruote non vi potrebbero andare, perciò ch’elle si ficherebbero tutte nel fango, e per lo ghiaccio corerebbero troppo. In su questa treggia si pongono uno cuoio d’orsa, e vannovi suso questi cotali messaggi; e questa treggia si menano 6 di questi cani, e questi cani sí sanno bene la via, e vanno infino a l’altra posta. E cosí vanno di posta in posta tutte queste 13 giornate di questa mala via; e quelli che guarda la posta sí monta su un’altra treggia e ménali per la migliore via.
E sí vi dico che gli uomini che stanno su per queste montagne sono buoni cacciatori e pigliano di molte buone bestiuole, e si ne fanno molto grande guadagno, sí come sono giambellini e vai ed ermellini e coccolini e volpi nere ed altre bestie assai, donde si fanno le care pegli. E pigliale in questo modo, che fanno loro reti che no vi ne puote campare veruna. Qui si à grandissima freddura.
Andamo piú ina(n)zi, e udirete quello che noi sí trovamo, ciò fue la valle iscura.