Capitolo 153
Di Zart[om]

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Capitolo 153
Di Zart[om]
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Or sapiate che, quando l’uomo si parte di Fugiu e passa il fiume, e’ va 5 giornate per siloc, tuttavia trovando città e castella assai, dov’à ogne cosa a dovizia grande. E v’à monti e valli e piani, ov’à molti boschi e molti àlbori che fanno la [c]anfora; e v’à ucelli e bestie assai. È vivono di mercatantie e d’arti; e sono idoli come que’ di sopra. Di capo di queste 5 giornate si truova una città ch’à nome Zartom, ch’è molto grande e nobile, ed è porto ove tutte le navi d’India fanno capo, co molta mercatantia di pietre preziose e d’altre cose, come di perle grosse e buone. E quest’è ’l porto de li mercatanti de li Mangi, e atorno questo porto à tanti navi di mercatantie ch’è meraviglia; e di questa città vanno poscia per tutta la provincia de li Mangi. E per una nave di pepe che viene in Alesandra per venire in cristentà, sí ne va a questa città 100, ché questo è l’uno de li due p[o]rti del mondo ove viene piúe mercatantia.

E sapiate che ’l Grande Kane di questo porto trae grande prode, perché d’ogne cose che vi viene, conviene ch’abbia 10 per 100, cioè de le diece parti l’una d’ogne cosa. Le navi si togliono per lo’ salaro di mercatantie sottile 30 per 100, e del pepe 44 per 100, e del legno aloe e de’ sandali e d’altre mercatantie grosse 40 per 100; sí che li mercatanti danno, tra le navi e al Grande Kane, ben lo mezzo di tutto. E perciò lo Grande Kane guadagna grande quantità di tesoro di questa villa.
È sono idoli. La terra à grande abondanza d’ogne cose che a corpo d’uomo bisogna. E in questa provincia à una città ch’à nome Tinuguise, che vi si fa le piú belle scodelle di porcelane del mondo; e no se ne fa in altro luogo del mondo, e quindi si portano da ogne parte. E per uno viniziano se n’arrebbe tre, le piú belle del mondo e le piú divisate. Ora avemo contato de li 9 reami (de li Mangi) li tre, cioè Cangui e Quisai e Fugiu; degli altri reami non conto, ché sarebbe lunga mena. Ma diròvi de l’India, ov’à cose bellissime da ricordare, ed io Marco Polo tanto vi stetti, che bene le saprò contare per ordine.