Mesta e pentita de' miei gravi errori
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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
M
ESTA e pentita de’ miei gravi erroriE del mio vaneggiar tanto e sì lieve,
E d’aver speso questo tempo breve
4Della vita fugace in vani amori,
A te, Signor, che intenerisci i cori,
E rendi calda la gelata neve,
E fai soave ogni aspro peso e greve
8A chiunque accendi de’ tuoi santi ardori,
Ricorro, e prego che mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
11S’io tentassi da me, sarebbe vano.
Tu volesti per noi, Signor, morire,
Tu ricomprasti tutto il seme umano;
14Dolce Signor, non mi lasciar perire.