Lode al Beato Angelo Carletti
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O già di tanti allor Cuneo superba,
ma più dell'Ossa di Colui, cui morte
vinto non ave in lutto anco, nè 'l forte
4sin or roder degli anni o spolpa, o snerva.
Forse Colui l'onta del tempo acerba
poteo schernir, perchè quel fregio ei porte,
che i cadaveri illustri ebbero in sorte,
8cui la barbara Menfi aterni serba?
No, ma gli onor della bell'alma offesa
da nullo error quaggiuso il ciel rimembra,
11mostrando a noi la nobil salma illesa.
Anzi se a' tuoi trofei miro, a me sembra
che quell'anima grande a tua difesa
14qui vegli ancor nelle terrene membra.