Lo sfregio/Atto unico/Scena 6.ª
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SCENA 6.ª
Gennarino e Nannina
Gennarino
Vorrei sapere che cosa ci vedi in Tore? fa bene che ti bastona e si mangia financo la carne che hai sulle ossa.
Nannina
E tu forse sei meglio di Tore, tu? Tu, non ti sei pegnorate le luciane di Rusella, che non ha più un anello da mettersi al dito?
Gennarino
Io, è vero che mi sono pegnorato le luciane di Rusella; ma almeno io me li bevo i soldi, mentre Tore li toglie a te per darli....
Nannina
A chi?
Gennarino
Vaccelo a domandare?
Nannina
E voi non lo sapete?
Gennarino
Io ho accennato così, del resto non fo la spia a nessuno.
Nannina
Allora non vi credo, siete un bugiardo.
Gennarino
Io? (risentito)
Nannina
Sì.
Gennarino
Non ci credete? fate come vi pare e piace.... (rivolgendosi al Ciabattino). Vi saluto, mastro Pasquale!
Ciabattino
(frettoloso). Vi saluto, don Gennarino.
Nannina
(a Gennarino) Sentite.
Gennarino
Non ho tempo da perdere, ho da fare.
Nannina
Ebbene, se mi dite per chi li spende i miei soldi, io vi dirò qualche cosa che vi riguarda.
Gennarino
A me?
Nannina
Sì.
Gennarino
Dì, parla!...
Nannina
Prima voi.
Gennarino
Io so che i denari Tore li spende con una tua compagna, una malafemmina di questo quartiere.
Nannina
Ah! ho capito... E voi non ne sapete il nome?...
Gennarino
No.
Nannina
Eppure vi riguarda.
Gennarino
Fosse Rusella?
Nannina
Lo dite voi, io non l’ho detto.
Gennarino
Rusella! Rusella!.... Ah Tore! Tore! Va bene.
Nannina
Io non vi ho creduto; ma.... Ecco, viene Rusella.
Gennarino
Zitta.