Lite giocosa, decisa da Elpino e Filli

Francesco De Lemene

Indice:Scherzi poetici di vari celebri autori italiani e veneziani.djvu Poesie letteratura Lite giocosa, decisa da Elpino e Filli Intestazione 14 febbraio 2011 100% Poesie

[p. 17 modifica]

Elp. Oggi fa l’anno appunto
  Dal dì, Fille mia, che Amor col fischio
  Quel mal accorto augel trasse nel rischio.
Fil. Sì quell’incauto augel, quel che a vederlo
  Era uno storno. 5
Elp. . . . . . . . . Era un merlo.
Fil. Era uno storno.
Elp. . . . . . . . . Era un merlo.
Fil. Uno storno.
Elp. . . . . . . . . Un merlo. 10
Fil. Io il vidi, e non m’inganna il guardo mio.
Elp. Chi’l sa meglio di me, che’l vidi anch’io?
  E sempre il dissi, ed a ridirlo torno,
  Era un merlo.
Fil. . . . . . . . . Era un storno 15
Elp. Era un merlo.
Fil. . . . . . . . . Era un storno.
Elp. Un merlo
Fil. . . . . . . . . Un storno.

[p. 18 modifica]

A due


Orsù finiam la lite,
Udite la sentenza, amanti, udite:
  Si dichiara, che quelli
  Incauti troppo e mal accorti augelli,
  Che nel vischio d’amor veggiam ridotti, 5
  Tutti si posson dir storni e merlotti.