Lite giocosa, decisa da Elpino e Filli
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Elp. Oggi fa l’anno appunto
Dal dì, Fille mia, che Amor col fischio
Quel mal accorto augel trasse nel rischio.
Fil. Sì quell’incauto augel, quel che a vederlo
Era uno storno. 5
Elp. . . . . . . . . Era un merlo.
Fil. Era uno storno.
Elp. . . . . . . . . Era un merlo.
Fil. Uno storno.
Elp. . . . . . . . . Un merlo. 10
Fil. Io il vidi, e non m’inganna il guardo mio.
Elp. Chi’l sa meglio di me, che’l vidi anch’io?
E sempre il dissi, ed a ridirlo torno,
Era un merlo.
Fil. . . . . . . . . Era un storno 15
Elp. Era un merlo.
Fil. . . . . . . . . Era un storno.
Elp. Un merlo
Fil. . . . . . . . . Un storno.
A due
Orsù finiam la lite,
Udite la sentenza, amanti, udite:
Si dichiara, che quelli
Incauti troppo e mal accorti augelli,
Che nel vischio d’amor veggiam ridotti, 5
Tutti si posson dir storni e merlotti.