La rondine di mare che ieri, mia dolente,
volava sopra il lago, con l’alucce sgomente,
erra sempre a la sorte del suo tenero volo?
brutal piombo la colse, e cadde, morta, al suolo?
o pur, libera, dopo un lungo palpito d’ale,
giunse all’immenso, azzurro Oceano natale,
ove nell’aria ondeggiano esalazioni amare?...
A me, vedi la piccola rondinella di mare,
stanca che sfiorava, con l’aluccia sua lieve,
l’onde del lago, troppo, per i suoi voli, breve,
a me sembra il tuo cuore instancabile, ardito,
cuore di donna, cuore acceso d’infinito,
cuor nostalgico in preda al doloroso senso
di cercar, vanamente, per sè un amore immenso!