Liriche (Corazzini 1935)/Dolcezze/Dolore

Dolcezze - Dolore

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Dolcezze - Ballata della primavera Dolcezze - Chiesa abbandonata
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DOLORE


E sol melanconia m’aggrada forte.

Cino da Pistoia


I.

Voglio dirti in segreto
de la dolce follia
che mi fa triste e quieto

tanto; vedi, la mia
anima è nel mio cuore,
il cuore è nella mia

anima, e se dolore
l’anima un poco sente,
soffre un poco anche il cuore,

bimbo, quietamente.

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II.


Io, vedi, soffro molto,
e più soffro e più sento
che soffrirei; se ascolto

il mio vanggiamento
continuo, senza tregua,
senza un breve momento

di pace, e se dilegua
poi non so come, pare
che l’anima lo segua

oltre il cielo, oltre il mare.


III.


Io porto tanto amore
a una crocetta d’oro
che s’apre, sul mio cuore.

È un tenue lavoro,
non è un ricordo, no;
come l’ebbi, l’ignoro.

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Io l’amo perchè so
che croce fu dolore,
e assai ne spasimò

un mio dolce Signore!