Libro proibito/La critica

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Giudizi del pubblico Posizioni equivoche

Flavio maestro chiamasi,
      Dunque: perchè fa il critico?
       — Flavio fa atroci musiche.

Sandro pittore nomasi;
      Dunque: perchè fa il critico?
      Sandro fa sgorbi orribili.

Tullio poeta vantasi;
      Dunque: perchè fa il critico?
      Tullio è poeta pessimo.

In base a tali esempi,
      Definirei la critica:
      Arte o mestier da invalidi.


Note

Nella Confessione generale di un critico ho sviluppato più largamente le idee accennate in questo epigramma. Amo riprodurre un frammento di quell’articolo:

«Critico letterario suol essere ordinariamente uno scrittore dappoco, negletto dagli editori e dal pubblico, inetto a concepire ed a produrre delle opere attraenti, epperò nemico giurato di chi fa, di chi riesce coll’ingegno e collo studio ad elevarsi — Critico musicale è quasi sempre un musicista abortito, il quale, dopo aver pubblicato una dozzina di polke pel consumo dei salumieri, od aver prodotta un’opera altrettanto elaborata che stucchevole, pretende erigersi a maestro dei maestri, o avventandosi a quanti ottengono dei luminosi successi, crede rivendicare, col disprezzo di ciò che è buono e generalmente lodato, la propria impotenza e le sconfitte obbrobriose — Critico d’arte è sovente un pittore reietto dalle Accademie e obliato dai committenti, i cui quadri, venduti sulle pubbliche aste e passati dall’uno all’altro rigattiere, vanno poi ad affumicarsi sulle ignobili pareti di qualche osteria da villaggio.

«Non avvi idiota, il quale non sia in grado, al più o meno peggio, di esercitare il mestiere del critico. È tanto facile stampare su un quadrato di carta: Manzoni è un gramo poeta, Verdi fa della musica intollerabile. Vela è uno scrittore mediocre; ma non è dato che agli artisti di genio scrivere il Cinque maggio, fare un’opera come il Rigoletto e trarre dal marmo uno Spartaco.