Libro di sentenze/Giovenale
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giovinale.
Niuno non dimanda donde venne quello ch’egli ha quando lo può avere.
L’uomo savio non dotta rimbrotti di folle.
Tu hai acquistata grande dignità, se prudenzia è con teco; che colui è bene avventurato che può cognoscere la fine delle cose.
Alcuno piagne quando vede lagrimare lo suo amico, ma del suo male non gli duole niente.
Colui è bene avventurato1 che sa guardare sé, per altrui pericoli.
Prezioso officio è di costrignere la rabbia del mangiare.
Frettolosa morte non debba essere dottata, ma la vecchiezza.
La natura de’ malvagi è tuttavia variata e mutabile.
La lingua è la prima parte del malvagio sergente.
Pochi tiranni muoiono, se non sono morti.
Mirate l’allegrezze e le tristizie nelle faccie che tuttavia2 mostrano lo loro abito.
Forza e libertà fanno a molti male fare.
La terra notrica ora malvagi uomini e piccoli.
Dubita gli uomini, ma non l’aspre parole.
Tanto è l’uomo più biasimato di male fare, quanto le genti credono che sfa di maggiore altezza.
Ricchezza mena mali costumi, e riempie lo mondo d’orgoglio.
Quando tu vuoi fare villane cose, non credere essere sanza testimonii.
Non si puon dire giuste cose quelle che sono troppe.
Stoltizia è di riprendere colui, a cui doni.