Libro de' Vizî e delle virtudi/Capitolo XXIX

Delle schiere dell'Avarizia e de' suoi capitani.

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Delle schiere dell'Avarizia e de' suoi capitani.
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Appresso venne il quinto Vizio, e fece delle sue genti dodici schiere, e diede a ciascuna il suo capitano. E quando ebbe cosí fatto, dissi: - Dimmi, maestra de le Virtudi, chi è quel Vizio c’ha ora le sue genti ischierate, e chi sono li capitani? - Ed ella disse: - Quello è un pessimo Vizio, e apellasi Avarizia; e commettesi questo peccato in dodici modi, e ciascun modo hae il suo nome, che sono li Vizî che nascono d’Avarizia; e son cosie appellati: Simonia, Usura, Ladorneccio, Pergiurio, Furto, Bugia, Rapina, Forza, Inquietare, Mal giudicare, Ingannare e Onor desiderare. E quando ebbe cosí detto, dissi: - Dimmi, che è Avarizia? Ed ella disse: - Avarizia è una pestilenzia d’uno desiderio d’animo di guadagnare o di ritenere ricchezze -. E io dissi: - Dimmi alcuna cosa della natura de’ Vizî che nascono di lei -. Ed ella disse: - Simonia è una studiosa cupidità di rivendere le cose spirituali, ed è detta Simonia da Simone incantatore, il qual volle comperare dalli Apostoli lo Spirito Santo ad intendimento di guadagnare. Usura è uno studioso desiderio d’avere alcuna cosa oltre la sorte1. Ladorneccio è una palese tolta de l’altrui contra la volontà del segnore. Pergiurio è una bugia con saramento affermata; e però s’apertiene Pergiurio ad Avarizia, perché dice la Scrittura: "La persona ch’è avara ha per nulla il saramento". Furto è uno ascoso pigliamento de l’altrui cose contra volontà del segnore. Bugia è una falsa boce detta con intendimento d’ingannare. Rapina è uno predamento per forza dell’altrui cosa. Forza è una ingiuria per forza commessa. Inquietare è altrui non giustamente commuovere o molestare. Mal giudicare è non giustamente sentenziare per intendimento di guadagnare. Ingannare è inganno per frode commesso. Onore desiderare è una sollicitudine d’avere piú onore che non si conviene; e avegna che questo si possa attribuire a vanagloria, sí è detto questo cotale avaro; onde si dice ne la Scrittura che Adamo fu avaro perché peccò a intendimento d’avere piú onore che no li si facea. - Dunque dé’ sapere che que’ pecca di questo vizio che s’apella Avarizia, che guadagna per via di simonia o d’usura o di ladorneccio o di pergiurio o di furto o di bugia o di rapina o di forza o d’inquietare o di mal giudicare o d’ingannare o di desiderare onor che no si convegna.

Note

  1. oltre la sorte: "al di là di quanto concesso dal proprio destino.