Libro de' Vizî e delle virtudi/Capitolo XLI

Della battaglia tra la Fede Cristiana e la Giudea.

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Della battaglia tra la Fede Cristiana e la Giudea.
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Cacciata e spenta la Fede dell’idoli del mondo, come di sopra avete inteso, crebbe l’oste della Fede Cristiana ismisuratamente per molte genti ch’a quel tempo si convertirono a la Fede. Però con tutto suo sforzo tornò nel campo là ove le battaglie si facieno, a combattere con molte altre Fedi e Resie1 ch’ella sapea che i demonî aveano seminate e sparte nel mondo per metter le genti in errore, acciò che non sapessero conoscere qual fosse la verace Fede di Dio, né che credessero dirittamente. E stando nel campo, venne contra lei un cavaliere molto vecchio con una gran barba canuta, e con tanto bella forma, quanto più fue possibile a la Natura di fare; armato di tutte armi bianche, in su ’n un grandissimo destriere; e avea seco molta gente. E quando vidi questo dissi: - Dimmi, maestra delle Virtudi, chi è quel barone che viene a combattere co la Fede nostra, ch’è cosí vecchio e canuto e di cosí bellissima forma, e l’armi sue son cosí bianche, avegna che un poco siano offuscate e nere? - Ed ella disse: - Quella s’apella la Fede Giudea; e però è cosí vecchia e canuta, perch’è antichissima fede; e però è cosí bella e sono le sue armi bianche, perché fue legge data da Dio. Ma perché Cristo, quando venne nel mondo, in molte cose la mutoe, secondo che la nostra legge dice, il colore delle sue armi, ch’era candidissimo in prima, si offuscoe un poco, e cominciò a imbrunire e a cambiare, e sono sozzissime armi divenute. E dicendo queste parole, vedemmo che la Fede Giudea tolse cinquanta cavalieri savi e scalteriti di guerra, e mandògli a provedere2 l’oste3 della Fede Cristiana. E quando furo in luogo che pottero vedere, la guardaro e consideraro assai; e quando l’ebbero veduta e ben guatata, sí si maravigliaro molto come cosí era cresciuta; e tornârsi nel campo a dire le novelle. E quando fuor dinanzi alla Fede Giudea, sí dissero: - Donna e Fede nostra, tu hai fatta mala venuta, e se’ morta con tutta tua gente, se non t’aiuti dinanzi: però che l’oste della Fede Cristiana non è sí poca come suole, ma per la vittoria c’ha avuta sopra la Fede dell’idoli è sí multiplicata e cresciuta che son più che non sogliono ben mille cotanti, e vienne più che cento per uno de la tua gente. Però piglia consiglio co li tuo’ savi, e vedi quello che far ti conviene, anzi che co·llei vegni alle mani, perché non avresti alcuna difensa. Quando la Fede Giudea udí cosí rie novelle, fue nell’animo suo molto dolente; ma argomentossi dinanzi per non perire al postutto, e raunò il consiglio de’ suo’ savi, e propuose innanzi loro queste novelle, e adomandò consiglio di quello ch’avesse a fare. Al dassezzo fue consigliata che facesse una ricca ambasceria di savi uomini, e uno sindaco co·lloro andasse a giurare le comandadmenta della Fede Cristiana; e se solo la vita vuol perdonare a’ Giuderi4, e che possano usare lor legge, e le persone e l’avere loro mettan tutto in sua podestade. Il qual consiglio la Fede Giudea cosí mandò a compimento. E dacché i suo’ ambasciadori ebbero saviamente e bene proposta e detta la loro ambasceria, la Fede Cristiana, ricordandosi com’era nata della Fede Giudea; e ricordandosi di molti benefici ch’avea già ricevuto da li suoi patriarchi e profeti, e riceveva ogni die de le loro santissime parole; e considerando il detto delli ambasciadori, come i Giuderi diliberamente5 veniano alla mercede, si mosse a misericordia, e ricevette il saramento della loro fedaltà, e perdonò loro la vita. E cotali patti tra loro stabiliro e fermaro, che stando i Giuderi tra’ Cristiani potesser sicuramente la loro fede usare, acciò che mai sempre fosser servi, e le persone loro e l’avere fosse tutto in sua podestà.

Note

  1. Resie: Eresie.
  2. provedere: osservare.
  3. l’oste: l’esercito.
  4. se solo la vita vuol perdonare a’ Giuderi: se solo la vita vuol risparmiare ai Giudei.
  5. diliberamente: prontamente (dall’antico francese delivrement)