Libretto personale Regio Esercito Italiano/Alcoolismo
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L’uso degli alcoolici è tutt’altro che necessario all’uomo, esso non costituisce quella sorgente di energia che generalmente si crede. La sua azione è passeggiera, ed al momentaneo eccitamento del sistema nervoso succede presto uno stato inverso di debolezza fisica e morale.
Sono nocivi tanto il vino preso in forte e continuata quantità, quanto i liquori spiritosi più o meno puri del commercio (cognac, rhum, acquavite, grappa, branda ecc.).
I danni sono peggiori quando all’alcool sieno aggiunte delle speciali essenze, come avviene per certi liquori o bibite speciali, quali l’assenzio, il bitter, il vermouth, l’anice ecc. nel quale caso all’azione dannosa dell’alcool si aggiunge anche quella tossica delle essenze stesse.
Gli alcoolisti soccombono in gran numero alla tubercolosi; popolano i manicomi, danno un gran contingente ai delitti ed ai crimini, costituiscono un danno economico per la società, ingombrando gli ospedali, i ricoveri e le prigioni.
La razza decade, diminuiscono le nascite nelle popolazioni dedite all’alcool, sia perchè le gravidanze non giungono al termine, sia perchè i fanciulli che nascono offrono tanto fisicamente che moralmente una grande debolezza, o anche delle vere alterazioni nervose (neurosi, idiozia, epilessia) che li rendono in seguito inatti a proseguire la specie.
Da tutte queste terribili conseguenze di un abuso facilmente evitabile derivano la miseria, l’infelicità delle famiglie e spesso il disonore.