Li Maravigliosi Secreti di Medicina e Chirurgia/Premessa dell'autore

Premessa dell'autore

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Li Maravigliosi Secreti di Medicina e Chirurgia Introduzione
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ALL'ECCELLENTE

DOTTORE

DELL'ARTI,

E MEDICINA

M. GIO. BATTISTA ZAPATA SUO

precettore.


Gioseppe Scientia Chirurgico.


GG
Rande ingiuria veramente mi parrebbe far alla natura a tacere i beneficij ogni hora da lei ricevuti; maggior poi crederei farla a me stesso, non communicando con il mio prossimo quello che haverei caro fosse communicato con me medesimo, e massime quando io fosse afflitto, et aggravato da qualche lungo, e tedioso male: ma in ultimo maggior danno credo ne seguirebbe a voler tacere la verita; essendo che Santo Agostino dica, che quello che tace la verità, e quello che dice la bugia, l'un e l'altro è deno di pena; per cioche quello non vuol giovare, e questo desidera nuocere. Volendo hora per mezzo vostro, carissimo mio precettore, aprire le viscere della natura; e giovando all'universo dir l'istessa verità, fuggendo ogni sospetto di buggia: mi è parso non poter far cosa più conveniente, che palesar con vostra [p. ii modifica]
buona gratia quei secreti, che nella mia età da voi ho imparato, e veduto fare, e che massimamente conosco non solo esser veri, ma verissimi: atteso che per il tempo passato habbiate con ogni ragione investigato diligentemente le cose pertinenti alla medicina: et in tal modo dico, che se non havete pensato, nè tentato cosa alcuna, che non vi habbia aportato honore e reputatione grandissima, essendovi in ogni perfettione riuscito. Havendo dunque voi al presente quasi abbandonato questo essercitio, et attendendo ad altra medicina che la nostra: mi sono ingegnato di fare che gli vostri secreti, i quali con tanto studio, con tanta diligenza e spesa havete si lungamente acquistati, non vadino errando, persi, e vagabondi: ma come cose merittamente elette, ho voluto con le mie debil forze, e con il mio picciol ingegno raccoglierli, et metterli insieme: acciò che essendo giovevoli ogn'uno, et aggiongendovene anche voi col tempo de gli altri molto più eletti, vi si diano quelle laudi e gratie che si convengono, e si preghi per voi l'altissimo Iddio, come so che voi adesso, et sempre mai pregate per tutti noi.