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Chiacchiere
Carbone fossile

../Il carbone ../Le porte e le finestre della nostra casa IncludiIntestazione 26 novembre 2013 100% Letteratura

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Carbone fossile.


C’è un’altra specie di carbone, che tutti conoscono sotto il nome di carbone fossile o minerale. Il carbone fossile, non è, come quello di legno, fabbricato dall’uomo: esso viene estratto dalle viscere della terra, per mezzo di certe fosse, larghe e profonde, dalle quali gli è venuto il nome. Voi sapete che tutte le cavità praticate nella terra col fine di estrarne i minerali, si chiamano mine. E come vi sono mine d’oro, d’argento, di rame, ecc., così vi sono anche delle mine di carbon fossile. Alcune di coteste mine hanno 500 e perfino 600 metri di profondità, e ogni giorno, migliaia e migliaia d’uomini vi mettono a repentaglio la salute a la vita. Sparsi nelle infinite gallerie, che formano come le strade di quel mondo sotterraneo, staccano a colpi di zappa e di piccone il carbone, che forma le pareti di quelle gallerie: lo trasportano quindi fino alle fosse e lo versano in certi tini o bariglioni, che vengono tirati su non appena sono pieni.

Noi dobbiamo molta gratitudine a questi martiri del lavoro, i quali sono esposti continuamente ai più gravi pericoli: Ora, una sorgente inonda improvvisamente la mina e annega i minatori: ora li sotterra una frana... e tutti gli anni, migliaia e migliaia d’uomini muoiono così!

[p. 180 modifica] Dunque il carbon fossile è un minerale; ma, e ciò vi maraviglierà non poco, anche il carbon fossile è di legno. Come ha fatto, quel legno, a diventar nero, untuoso, lucente? Come mai si trova sepolto nelle viscere della terra? Gli alberi vegetano sul terreno, non sotto. Questo, miei cari piccini, è un nuovo, grande e antichissimo fenomeno: e rimonta a secoli così remoti, così lontani da noi, che ci sarebbe impossibile accennare a qual epoca precisa si precipitarono nelle profondità della terra le immense foreste che ne ricoprivano tre quarti della superficie.

Eccole dunque sepolte le belle foreste di cedri giganteschi, di felci e di pini, eccole sepolte nelle profondità misteriose della terra, dove non c’è aria, dove non c’è luce, dove bisogna morire.

E, infatti, quelle foreste, quegli alberi, quelle felci, quelle piante d’ogni specie, son tutte morte. Ma nulla può esser distrutto: morte come vegetali, vivono sotto un’altra forma, e divengono, oggi, il carbone minerale che le industrie hanno applicato a usi sì svariati.

Come si è potuto operare un cambiamento così importante? Quali agenti, quali influenze hanno trasformato delle piante organizzate per la vita vegetale in una sostanza così opposta, qual’è il carbon fossile?

Per ottenere una risposta a queste domande, [p. 181 modifica]occorrerebbe entrar nei dominî della scienza, e noi non dobbiamo, almeno per ora, che esplorare quelli dell’osservazione. Osserviamo dunque il carbon fossile nelle sue molteplici applicazioni. Eccovene varii pezzi; guardateli: non sono tutti eguali ad un modo: anzi differiscono fra loro in grossezza e in lunghezza: ma per poco che gli esaminiamo, ci accorgiamo subito che essi sono frammenti di rami o di tronchi d’albero. Se tocchiamo il carbon fossile, ci accorgiamo che è untuoso: infatti esso contiene una sostanza oliosa, che somiglia al bitume. Rovesciamo una parte di questo carbone nel cammino di ferro fuso, che è nell’atrio della scuola e accendiamolo: ma prima di tutto mettiamogli sotto qualche pezzettino di legno, poichè il carbon fossile, se brucia bene, stenta un poco ad accendersi. Benissimo. Ecco il nostro fuoco che scoppietta e s’accende. Attenti a quella fiammolina turchiniccia che si sprigiona dal carbone: par che lo voglia divorare, ma non può inalzarsi come le nostre belle fiammate di fuoco di legna. Che fumo nero denso e fetido! È ardente come una fornace: il calore si sparge per la stanza e ci toglie quasi il respiro. Spicciamoci ad aprir la finestra affinchè l’aria esterna purifichi quella viziata dalle esalazioni del gaz carbonico. Come! anche il carbon fossile contiene questo gaz? Certo, poichè è anch’esso un carbone.

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Ecco che la fiamma diminuisce a poco a poco: il fuoco diventa smorto e rapidamente si spenge.

Lo sapete a che serve la parte più infiammabile, ossia più combustibile del carbon fossile? — Al gaz. Al gaz, che serve a illuminare le strade? — Sì. Il carbon fossile contiene ancora altre cose, alle quali non pensate in questo momento, ma che per altro conoscete assai bene. Per esempio la benzina colla quale si levano le macchie e si puliscono i guanti, è estratta dal carbone minerale: e lo stesso può dirsi di quel prezioso acido fenico sì efficace per le punture delle api, delle vespe, per i morsi delle vipere e de’ cani arrabbiati.

Potrei durare ancora un pezzo a parlarvi dell’utilità del carbon fossile, ma credo che quanto vi ho detto debba, per ora, bastarvi. Non vi pare che questa sostanza nera, nascosta, per tanto tempo ignorata dagli uomini, possa, sotto certi rapporti, venir rassomigliata a taluna di quelle persone modeste e buone, che operano il bene per amore del bene, cioè senza ciarle e senza schiamazzi?