Lettere al padre/1631/69
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A Bellosguardo
San Matteo, 29 maggio 1631
Molto Illustre e Amatissimo Signor Padre.
Desidero in estremo col mezzo di V. S. di dar segno di gratitudine e riconoscimento a’ tanti obblighi che tengo con Suor Luisa, adesso che mi si porge buona occasione; poiché, ritrovandosi Ella in necessità di cercar in prestito la somma di ventiquattro scudi fino all’ultimo di Luglio, io vorrei tener grazia che V. S. gli facesse Lei questo servizio, se gli sia possibile, come credo. E se è vero, come so che è verissimo, che V. S. desideri di darmi ogni sodisfazione e gusto, si assicuri che questo sarà de’ più grandi che possa darmi: e la persona è tale che non dubito che corrisponderà pienamente, più presto avanti che dopo il prescritto termine di due mesi, avendo l’assegnamento sicuro di sua entrata; che veramente, se fossi altrimenti, io non cercherei di metter V. S. in qualche intrigo, come per l’addietro è seguito con mio grandissimo disgusto. Non replicherò altro, supponendo che sia superfluo l’estendermi in più lunghe preghiere con persona la quale più desidera di farmi benefizio che non desidero io di riceverlo; solo starò aspettando di esser pienamente sodisfatta. Intanto gli dico che ho sentito gusto particolare che sia caduta l’elezione dell’Arcivescovo [di Firenze] nella persona di Monsignor Rinuccini per l’interesse di V. S. e nostro ancora, come a suo tempo discorreremo.
Sto in dubbio se il primo e il secondo oximele che gli mandai sia stato di sua sodisfazione, già che non ne ha detto niente: e perché V. S. non ha per ancora mandato l’aloe e rabarbaro per far le pillole papaline; gli mando due prese delle nostre, delle quali già altre volte ne ha prese, con riserbo di fargliene ogni volta che vorrà.
I cedrati sono bellissimi e io insieme con Suor Luisa procurerò di far anco buoni i morselletti, acciocché a chi ha donato gli venga volontà di donarne degli altri. Ringrazio intanto V. S. sì di questi come anco dei vasi di cristallo, che mi sono stati gratissimi; e pregandole da Nostro Signore ogni vero bene, me le raccomando insieme con le solite, e particolarmente Suor Arcangiola, la quale se ne sta debolmente.
figliuola Affezionatissima
S. M. Celeste.