Lettere (Isabella Teotochi Albrizzi)/XXIX

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Ad Antonio Canova1


Venezia, 27 Febbraio 1819.

Non ho che un momento per ringraziarla dell’ultima carissima sua, dirle che Lord Byron fu sensibilissimo al cenno ch’ella mi fa di lui, e pregarla di accogliere con la sua amabilità ordinaria il giovane Co. Alvise Mocenigo, patrizio nostro, che le recherà questa mia, unitamente a mille e mille cose affettuose delle quali lo incaricai per lei, e di accogliere ugualmente il suo compagno di viaggio Sig. Alberto Parolini di Bassano, giovane culto, che si propone di fare il viaggio della Grecia. Anche jeri sera ebbi le sue care nuove, e i suoi saluti dai Signori Filer. Infine il nome di Canova suona sempre nella mia casa, e l’onora, e la rallegra.

Addio mi creda

La sua Albrizzi.

Note

  1. Inedita al Museo e Biblioteca di Bassano.