Lettere (Isabella Teotochi Albrizzi)/XXII
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All’Abate Giannantonio Moschini1
Di casa, 18 Ottobre 1815.
L’amabilissimo suo biglietto m’è una nuova pruova della gentilezza dell’animo suo, e della bontà con cui riguarda un’amica di molti suoi amici, e sua sincera ammiratrice. Mi è prezioso l’invito suo, e l’offerta graziosa di accompagnarmi e servirmi di guida nel visitare le antichità di Murano, favore ch’io sarò sollecita di richiederle al primo sorriso di primavera.
Il cenno ch’Ella vuol fare della mia Elena mi sarà gratissimo, perchè amo di vedere il suo nome, il più che si può onorevolmente collocato, nè meglio certamente potrà esserlo che nella sospirata sua Guida2. Ma io spero ch’ella non vorrà parlarne innanzi di averla veduta; finchè a nome di lei fo quello che, malgrado ogni mio desiderio, al mio non avrei osato di fare. Rinnovandole i sentimenti della mia riconoscenza, ho l’onore di protestarmele
Sua aff.ma Serva
Isabella Teotochi Albrizzi.