Lettera di Pietro Fanfani a Mario Rapisardi (25 febbraio 1877)
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25 febbr. ’77
- Caro Mario,
Ella è servita, e lo vedrà nel Borghini: questi combriccolai non ne vogliono la vita; e anche coloro che pur non possono negare il pregio della poesia, le dànno per lo meno del matto. Chi è furibondo, e dispregia e condanna ogni cosa è Cesare Guasti di professione Ipocrita; e fu lui quello che mise gli scrupoli al Barbera. Le ultime parole del mio scritto che leggerà nel Borghini, e sarà riportato nelle Letture, vanno a lui.
Addio in fretta
il suo Fanfani