Lettera a Diogneto/VIII
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1. Chi fra tutti gli uomini sapeva perfettamente che cosa è Dio, prima che egli venisse?
2. Vorrai accettare i discorsi vuoti e sciocchi dei filosofi degni di fede? Alcuni affermavano che Dio è il fuoco, ove andranno essi chiamandolo Dio, altri dicevano che è l’acqua, altri che è uno degli elementi da Dio creati.
3. Certo, se qualche loro affermazione è da accettare si potrebbe anche asserire che ciascuna di tutte le creature ugualmente manifesta Dio.
4. Ma tutte queste cose sono ciarle e favole da ciarlatani.
5. Nessun uomo lo vide e lo conobbe, ma egli stesso si rivelò a noi.
6. Si rivelò mediante la fede, con la quale solo è concesso vedere Dio.
7. Dio, signore e creatore dell’universo, che ha fatto tutte le cose e le ha stabilite in ordine, non solo si mostrò amico degli uomini, ma anche magnanimo.
8. Tale fu sempre, è e sarà: eccellente, buono, mite e veritiero, il solo buono.
9. Avendo pensato un piano grande e ineffabile lo comunicò solo al Figlio.
10. Finché lo teneva nel mistero e custodiva il suo saggio volere, pareva che non si curasse e non pensasse a noi.
11. Dopo che per mezzo del suo Figlio diletto rivelò e manifestò ciò che aveva stabilito sin dall’inizio, ci concesse insieme ogni cosa, cioè di partecipare ai suoi benefici, di vederli e di comprenderli. Chi di noi se lo sarebbe aspettato?