Leone XIII
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Il pontefice è là: tetro, verdastro,
ultimo re ne la superba reggia;
un rosario lievissimo azzurreggia
fra le immobili dita d'alabastro.
Dorme? Sogna? è tranquillo forse come
giammai lo fu il dolce vecchio asceta.
È tranquillo: raggiunse la sua meta?
ode Cristo Gesù chiamarlo a nome?
O forse presa da malinconia,
gli detta un verso l'anima fuggente?
o forse è così quieto, indifferente
perchè il core gli fu portato via?
Passa la folla, muta, e il suo signore
a lungo mira con tremanti ciglia...
Pensa il papa: mi fu strappato il core,
non posso benedirti, o dolce figlia!
E la persona irrigidita, avvolta
ne le bende pesanti par che frema,
una parola su la bocca trema,
ed Egli muor d'angoscia un'altra volta...