Leon, che chiuso entro il natio covile
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Malatesta Strinati
III1
Leon, che chiuso entro il natìo covile
Crescer si senta al piè l’acuto artiglio,
Sdegna ozio inerme, ed ave ogni esca a vile,
Che non provochi all’ire il suo periglio.
5Quindi per le campagne ampie Massile,
Compagno al padre, e non dissimil figlio,
Gli armenti assalta, e fa del sangue ostile
De’ giovenchi sbranati il suol vermiglio.
Sicuro poi del suo valor più fiero
10Occupa il bosco, e del feroce sdegno
Tutto d’Africa il Pian sente l’impero.
Tal esci in guerra, o generoso, o degno
Germe guerrier di Genitor guerriero:
Che angusto spazio a sì grand’Alma è un Regno.
Note
- ↑ A Iacopo figlio di Giovanni III. Re di Polonia.