Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio

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cantastoria Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio Intestazione 11 settembre 2008 75% canti

Il sedici di agosto, sul far della mattina,
Il boia avea disposto l'orrenda ghigliottina,
Mentre Caserio dormiva ancor
Senza pensare al triste orror.

Entran nella prigione direttore e prefetto,
Con voce di emozione svegliarono il giovinetto;
Disse svegliandosi: "Che cosa c'è?".
"è giunta l'ora, alzatevi in piè".

Udita la notizia si cambiò nell'istante,
Veduta la giustizia stupì tutto tremante;
Il chieser: "Prima di andare a morir,
Dite se avete nulla da dir".

Così disse al prefetto: "Allor ch'io morto sia,
Prego, questo biglietto date alla madre mia;
Posso fidarmi che lei lo avrà ?
Mi raccomando per carità .

Altro non ho da dire: schiudetemi le porte,
Finito è il mio soffrire, via datemi la morte;
E tu, mia madre, dai fine al duol
E datti pace del tuo figliuol".

Poi con precauzione dal boia fu legato
E in piazza di Lione fu quindi trasportato
E spinto a forza il capo entrò
Nella mannaia che lo troncò.

Spettacolo di gioia la Francia manifesta,
Gridando: "Evviva il boia che gli tagliò la testa!"
Gente tiranna e senza cuor,
Chi sprezza e ride l'altrui dolor.

Allor che n'ebbe avviso l'amata genitrice,
Le lacrime nel viso scorreano all'infelice;
Era contenta la madre almen
Pria di morire stringerlo al sen.

L'orribile dolore le fè bagnare il ciglio,
Pensar solo al terrore che li piombò nel figlio;
Misera madre, quanto soffrì
Quando tal nuova del figlio udì!

Io pregherò l'Eterno, o figlio sventurato,
Che dal tremendo averno ti faccia liberato;
Così, pregando con forte zel,
L'alma divisa ritorni in ciel!