Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CLXXIV
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Sonetto CLXXIV
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SONETTO CLXXIV.
I
Dolci colli ov’io lasciai me stesso, Partendo onde partir già mai non posso,
Mi vanno innanzi et emmi, o nor’ adosso
4Quel caro peso ch’Amor m’ha commesso.
Meco di me mi meraviglio spesso;
Ch’i’ pur vo sempre, e non son’ anchor mosso
Dal bel giogo più volte indarno scosso:
8Ma com’ più men’allungo, e più m’appresso.
E qual cervo ferito di saetta
Col ferro avvelenato dentr’ al fianco,
11Fugge, et più duolsi quanto più s’affretta;
Tal’ io, con quello stral dal lato manco
Che mi consuma, e parte mi diletta;
14Di duol mi struggo, e di fuggir mi stanco.