Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCLXIX

Sonetto CCLXVIII Sonetto CCLXX

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SONETTO CCLXIX.


Z
Ephiro torna, e ’l bel tempo rimena,

     E i fiori et l’erbe, sua dolce famiglia,
     Et garrir Progne et pianger Philomena,
     4Et primavera candida et vermiglia.
Ridono i prati, e ’l ciel si rasserena;
     Giove s’allegra di mirar sua figlia;
     L’aria et l’acqua et la terra è d’amor piena;
     8Ogni animal d’amar si riconsiglia.
Ma per me, lasso, tornano i più gravi
     Sospiri, che del cor profondo tragge
     11Quella ch’al ciel se ne portò le chiavi;
Et cantar augelletti, et fiorir piagge,
     E ’n belle donne honeste atti soavi
     14Sono un deserto, et fere aspre et selvagge.