Le rime della Selva/Parte seconda/La Fenice
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LA FENICE.
Signori miei, la Fenice
È tra gli uccelli un uccello
Molto drammatico e bello,
4Strano, infelice, felice.
E primamente ella è sola
Della sua specie nel mondo,
In questo amabile tondo,
8Ove chi c’è si consola.
Poscia, morendo ogni tanto,
Come si legge in istampa,
Eternamente ella campa,
12Diviso coi numi il vanto.
Aggiungasi che ha le penne
Tinte di porpora e d’oro,
Un canto molto sonoro,
16Un volo molto solenne.
Prima che il tempo la sdrucia,
Si forma un rogo d’aromi,
E tra gl’incensi e gli amomi,
20Da sè, cantando, s’abbrucia.
Poi (oh, delizie ed ambasce
D’inauditissima venere!)
Poi, dalla propria sua cenere,
24A nuova vita rinasce.