Le pitture notabili di Bergamo/LIX
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SS. TRINITÀ.
LIX.
Il gran Quadrone nella testata esteriore delle tre Cappelle, ove la B. V. è incoronata dal Dio Padre e dal Figliuolo, con intorno diversi Angioletti, è stimatissimo lavoro di Gio. Batista Moroni: e se il Redentore e i Puttini non pendessero al secco, non avrebbe da invidiare a qualsisia altra di quella Città. Il San Giacomo Appostolo, e il Sant’Atanasio, che sono dai lati, si credono del Tintoretto. Nel Soffitto il tres vidit, & unum adoravit, è grandiosa e aggiustata fattura di Salvator Bianchi: siccome sembrano del medesimo, o della di lui Scuola, i quattro Ovati che sono d’intorno. Il Quadro che è interiormente sopra la Porta della Chiesa, e che rappresenta Sant’Agostino sedente fra due Angioletti, uno de’ quali tiene la Mitra, l’altro il Pastorale, è fatica degnissima di lode di Agostino Fabbri, o de’ Faberi com’egli stesso vi si sottoscrisse: Augustinus de Faberis pinxit ann. 1528. Seguitando il cammino a sinistra si trova la Chiesiuola coll’annesso Collegio delle
SS. DISMESSE.
Note
- ↑ Del medesimo ingegnoso Architetto è la nobil Loggia entro la Chiesa della Maddalena per comodo dell’Infermeria; e parimenti la magnifica riedificazione che di presente si va facendo dell’annesso Spedale de’ Fatui e degl’Impotenti, colla maestosa Facciata esteriore a due ordini di Architettura: l’uno Rustico, che è il terreno, l’altro Superiore, comporto di Corintio e d’Ionico, alla quale corrisponder dee l’interiore, che sarà per essere, secondo il disegno, egualmente grandiosa e gustevole.