Le pitture e sculture di Modena
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LETTOR CORTESE.
E il togliere dalla oscurità, o dall’oblivione li preziosi monumenti, o tutt’altro che servir possa alla erudizione, della Storia, o delle belle Arti fu mai sempre lodevole cosa reputata; io ben m’avviso, Lettor cortese, che non discaro sia per esservi il pensiere, che dato mi sono, seguendo la traccia di molt' altri veri amatori delle Patrie loro di stendere, e pubblicare a più chiaro splendore, e decoro della mia il presente Catalogo di varie Dipinture, e singolari Sculture, lavoro di più celebri, e rinomati Autori antichi, e moderni, che sono in questa Città di Modena, ma che a molti de' Concittadini nostri di buon gusto in tali
materie faranno per avventura in gran parte sconosciute, molto più a’ Forestieri, che ben di rado ne chieggono, o se ne chieggono, non ritrovano chi sappia o voglia loro indicarle, prova che tal' une non sono tenute in quella dovuta estimazione che meritano.
Il vederle distintamente indicate, e descritte se non a voi, virtuofso Lettore, almeno servir potrà a Passaggieri buoni conoscitori, ed amatori della Pittura, e Scultura di più facile modo, e sicuro per ritrovarle alla semplice inchiesta de’ luoghi nel presente Catalogo enunciati, che sarà in tre parti diviso.
Nel primo verranno descritte le Pitture, e le Sculture che esistono nelle pubbliche Chiese.
Il secondo mostrerà ciò che in tal genere conservasi nel Serenissimo Ducale Grande Appartamento.
Nel Palazzo, e Pertinenze di questo Illustrissimo Pubblico.
Nelle Camere delli Signori Presidenti al Grande Spedale degl' Infermi.
Il terzo indicherà soltanto le Case o Palazzi ove potrete ritrovare que’ Dipinti, che sono a chiara mia notizia, o per pubblica fama annoverati, lasciando a voi il merito della scoperta di quelli, e di riconoscerne gli Autori. Io mi riputerò ben fortunato, se soddisfacendo in qualche parte al Pittorico mio genio, al debito, ed all’amore che ho per la Patria, avrò altresì il contento di riconoscere accettevole a voi pure la mia buona volontà di gradirvi di che mi rende sicuro la gentilezza, e cortesia vostra.
N U M I
INCOMINCIAMO LA PITTORICA VISITA
DAL DUOMO
Sotto il Titolo
DELLA BEATA VERGINE ASSUNTA,
Il Disegno del quale è di Lanfranco Romengardi Architetto Modenese.
PRimo Altare alla destra entrando in Chiesa per la Porta Maggiore.
Una Tavola con sopra espressa la Purificazione della Vergine Madre, che avanti l’ Altare genuflessa, giunte le mani adora il Divino suo Figlio, che il Sacerdote Simeone seguito d' altri suoi Compagni tiene nelle braccia, quale volgendo la veneranda sua faccia verso il Cielo offre Gesù Bambino all’Eterno Padre; ai fianchi dell' Altare vi sono due Pagina:Le pitture e sculture di Modena.djvu/15 Pagina:Le pitture e sculture di Modena.djvu/16 Pagina:Le pitture e sculture di Modena.djvu/17 Pagina:Le pitture e sculture di Modena.djvu/18 Pagina:Le pitture e sculture di Modena.djvu/19 Pagina:Le pitture e sculture di Modena.djvu/20 Pagina:Le pitture e sculture di Modena.djvu/21 Pagina:Le pitture e sculture di Modena.djvu/22 7. La Nascita del Divin Verbo, chiamata volgarmente la Notte del Correggio di cui ne è il pensiere, eseguita da prima dal nominato Stringa; in oggi ritoccata ha perduto il suo carattere.
Ecce Homo in mezza figura nella cimasa dell' Altare, è dipinto dallo Stringa, copiato da Guido.
Nella Sagrestia. Uno Stendardo, nel di cui mezzo un grande ovato, nel quale il mentovato Francesco Stringa fece li Santi Geminiano, Contardo e Uomobono, ed in grande splendore l’Eterno Padre, e gloria d' Angeli.
III
S. GIUSEPPE
Confraternita.
NEl Coro S. Giuseppe in misterioso sonno, a cui un Angelo additando il divino Spirito gli rivela il gran Mistero della Incarnazione del Verbo; la Vergine Sposa volgendo la turbata faccia verso il Cielo sembra che chiami Iddio in testimonio di sua pura maternità. Opera diligente e di buon contorno di Antonio Consetti bravo Pittor Modenese Discepolo di Gian Giuseppe del Sole rinominatissimo Pittor Bolognese.
2. S. Alessandro Papa pontificalmente vestito, a cui fanno corona diversi Angeli, S. Pellegrino ammira la Vergine sopra nuvole, di Francesco Stringa.
3. Altare alla sinistra. La Concezione di M.V. di mediocre non conosciuto Pennello.
Il Quadro sopra la Porta maggiore rappresentante la Nascita di Gesù Redentore, di Giuseppe Romani Comasco.
Gli altri Quadri appesi ne' muri, che ornano questo bell' Oratorio, e la Sagrestia esprimenti le gloriose azioni della Vergine Santissima sono opere di Giacopino Consetti, parte del detto Romani, e d' altri Pittori Modenesi.
IV
ASSUNTA
Monache
DETTE DELLA MADONNA.
NEll’Altar maggiore; la Vergine Santissima accompagnata da numeroso coro d' Angeli parte dè quali suonano musica instrumenti, e parte le fanno base a gloriosamente ascendere in Cielo, lasciando un Angelo nel piano, che genuflesso accenna il sepolcro ove era riposta. Opera del gran Lodovico Carracci Bolognese, vero Capo della famosa scuola Carraccesca. Li due Quadri bislunghi per I' impiedi lateralmente posti alla tavola dell’Altare suddetto, alla sinistra S. Agostino tiene in mano un’infiammato cuore, nell' altro S. Monica in atto ammirevole, sono di Monsù Oliver.
Come del detto sono li cinque quadri all’intorno della volta di questa Cappella ornata di stucchi:
Il primo de’ quali la Vergine posta nel sepolcro.
L’altro il Re Davide, con altro Santo.
In mezzo la Trinità Santissima.
Nel quarto S. Giuseppe in gloria, con altri Santi.
Neil’ultimo il Transito della Madonna.
2. S. Francesco d’Assisi nella grotta contempla la celeste gloria, di Francesco Todeschi Pittor Modenese.
3. Alla sinistra evvi dipinto da Bernardo Strozzi detto il Prete Genovese S. Antonio di Padova, che è inginocchiato avanti l’Altare in atto di ricevere Gesù Bambino, che gli viene presentato dalla Vergine Madre, e da S. Giuseppe, che sono sopra le nubi.
Nella soffitta gli ornati fono di Flaminio Veratti, e li bassi rilievi, e Puttini sono dello Stringa.
Li sei ovati appesi ne’ muri di questa Chiesa rappresentanti diverse gesta della Madonna, sono di Giuseppe Romani.V
SAN ROCCO
Arciconfraternita.
NElla Tavola del Coro, Sigismondo Caula Modonese Pittore espresse gli Santi Giovanni Battista, Rocco, Silvestro, e la Vergine con suo Bambino in gloria.
L' Altare di S. Rocco, è del nostro valente Giulio Secchiari Discepolo de’Carracci. Quadro copioso di ben disposte figure esprimenti il dolore per la peste che le opprimeva, in mezzo delle quali il detto Santo in atto di benedirle; nelle nubi la Madonna coi suo Puttino, S. Geminiano, e S. Sebastiano Martire.
Li due Ovati che sono nel Presbiterio, San Rocco in Carcere di Francesco Pagani.
Nell' altro il detto Santo che fa Limosina a Poveri della Scuola del detto Pagani.
Gli altri due che sono nei laterali della Chiesa. San Rocco si presenta ad un Cardinale per ottenere una Grazia. Carlo Rizzi.
Nell'altro il Santo avanti il Pontefice. Gianantonio Tommasini.
Le Statue, che entro le Nicchie ornano quest’Oratorio, sono di Pietro Battaglioli Modenese, o pure di Cestellino Bolognese.VI
S. MARCO EVANGELISTA
Monache.
ALtar Maggiore, la Vergine sotto a Padiglione sedente con suo Puttino in grembo porge una Corona a S. Domenico, che ginocchione la riceve; ed in primo piano l'Evangelista S. Marco a sedere alzata la penna, e con la sinistra aperto un libro sembra che pensi a quello che scriver deve; di questo dipinto ne è l’autore il mentovato Guerrino della seconda maniera.
Alla sinistra parte il Prete Genovese dipinse S. Antonio di Padova inginocchiato, prende nelle sue braccia Gesù, che dalla Madre Santissima gli viene presentato.
L' altro che veggiamo alla destra rappresenta San Lodovico Re di Francia in piedi vestito di regale manto, accenna Maria Vergine sopra le nubi, che tiene in grembo il suo Figliuolo, a i lati del quale due Angioli adoratori; nel piano genuflesso S. Casimiro vestito alla Militare, attento rimira, e adora la Divina Madre, ed il Divino Figlio. Di quest'opera è inventore, e dipintore Monsù Gian Bolanger di Troa, Scolaro di Guido Reni.
Nella soffitta di questa Chiefa, Flaminio Verrati fece gli ornati, e li fiori; li bassi rilievi di figure fono di Francesco Stringa.VII
CAPPUCCINI.
ALtar Grande. Gesù Cristo posto in Croce, che la Penitente Maddalena genuflessa abbraccia: alla sinistra l'Addolorata Madre, e dall’altra S. Giovanni da estremo dolor compreso volge gli occhi, e mira il moribondo suo Maestro; l’originale di questa Tavola ritrovasi ne’ Cappuccini di Bologna fatto dall’inarrivabile gran Guido Reni, e questo copiato dalla maestra mano del Celebre Pittore Francesco Gessi Bolognese discepolo, e grande imitatore di Guido.
Primo Altare a mano destra venendo verso la Porta. La Vergine sopra nuvole tiene in grembo il suo Bambino in atto di porlo nelle braccia di S. Felice Cappuccino, che ginocchione alza le braccia per riceverlo; alla destra un Angelo che del Santo tiene la Sacca del Pane: Opera tra la prima, e seconda maniera del nominato Guerzino Pittor Centese.
2. La Madonna col suo Puttino, e nel Piano S. Fedele da Sigmaringa, S. Giuseppe da Leonessa, e il Beato Serafino da Monte Granaro; di Girolamo Vanulli nostro Pittor Modenese.
3. S. Francesco d' Assisi adora la Croce; di Francesco Madonnina.
4. S. Antonio di Padova riceve Gesù, che dal Cielo discende; di Gio. Battista Levizzani Modenese, detto il Rosso Levizzani.
Li due Quadri lateralmente posti al Lunettone dell’Altar Maggiore, dalla parte destra, la Vergine Maria inginocchio riceve dall' Angelo Gabrielle, posto alla sinistra, l'annuncio del gran Mistero dell’Incarnazione del Divin Verbo, sono del detto Madonnina gentile Pittor Modenese.
Il Quadro posto nel muro a levante ove Francesco Pagani discepolo di Francesco Stringa dipinse la Concezione di Maria Vergine.
A i Iati della quale Fra Stefano da Carpi Cappuccino fece S.Giuseppe da Leonessa, che Predica a diverse Nazioni.
Dall’altra parte S. Fedele assalito da varj Sgherri Infedeli riceve il glorioso Martirio, dell’anzidetto Pagani.
Come sono dello stesso li due Quadri, che sono nella Sagrestia, uno rappresenta il Riposo d’Egitto molto ben dipinto, e l'altro sopra la porta d'ingresso, nel quale S.Serafino in mezza figura grande al naturale.
VIII
S. MARIA MADDALENA
Monache.
NEll'entrare in Chiesa all’Altar Maggiore si vede la Penitente Maria Maddalena a Pagina:Le pitture e sculture di Modena.djvu/30