Le piacevoli notti (1927)/Notte decimaterza/Favola terza
Questo testo è completo. |
◄ | Notte decimaterza - Favola seconda | Notte decimaterza - Favola quarta | ► |
FAVOLA III.
Un tedesco ed un spagnuolo mangiavano insieme; nacque tra’ servi contenzione qual fosse piú liberale, e finalmente conclude il tedesco essere piú magnifico del spagnuolo.
[Pietro Bembo]
La favola raccontata dalla valorosa nostra Signora mi riduce a memoria quello intravenne della invidia nata tra gli servi d’un tedesco e d’un spagnuolo che mangiavano insieme. Ed avenga che la favola sia brevissima, sarà però dilettevole, e piacerà a molti.
Un tedesco ed un spagnuolo un giorno, ritrovandosi in certa osteria, cenarono insieme, e furonvi apposte vivande d’ogni maniera molto abbondanti e dilicate. E mangiando l’uno e l’altro, il spagnuolo porgeva al servo suo or un pezzo di carne, or un pezzo di pollo, ed or questa, or quell’altra cosa da mangiare. Il tedesco stavasi mutolo divorando e sgolizzando ogni cosa, senza punto ricordarsi del servo suo. Per il che nacque tra’ servi una grandissima invidia; ed il servo del tedesco diceva che gli spagnuoli erano piú liberali e piú prestanti di tutti gli uomini: ed il servo del spagnuolo confirmava il medesimo. Il tedesco, poscia che ebbe cenato, prese il vaso con tutte le vivande che erano in quello, e porselo al servo suo, dicendo che cenasse. Onde il servo del spagnuolo, avendo invidia della felicità del suo compagno, rivocata la sentenzia sua, mormorava tra sè tai parole, dicendo: — Ora conosco io che i tedeschi sono fuor di modo liberali. —
La novella dimostra niuno essere contento della sorte sua. —