Le nozze di Figaro/Atto Terzo/Scena tredicesima

Atto Terzo

Scena tredicesima

../Scena dodicesima ../Scena quattordicesima IncludiIntestazione 31 luglio 2010 75% Teatro

Atto Terzo - Scena dodicesima Atto Terzo - Scena quattordicesima

La Contessa, Susanna, Barbarina, Cherubino, contadinelle, il Conte, Antonio e Figaro

Figaro (entrando)

Signor… se trattenete
Tutte queste ragazze,
Addio festa… addio danza…

Conte

E che! Vorresti
Ballar col piè stravolto?

Figaro (finge di drizzarsi la gamba, e poi si prova a ballare)

Eh, non mi duol più molto.
(chiama tutte le giovani, vuol partire; il Conte lo richiama)
Andiam, belle fanciulle…

Contessa (sottovoce a Susanna)

Come si caverà dall’imbarazzo?

Susanna (sottovoce alla Contessa)

Lasciate fare a lui.

Conte

Per buona sorte
I vasi eran di creta.

Figaro

Senza fallo.
Andiamo, dunque, andiamo.
(vuol partire; Antonio lo richiama)

Antonio

E intanto, a cavallo,
Di galoppo a Siviglia andava il paggio.

Figaro

Di galoppo o di passo… buon viaggio.
(per partire)
Venite, belle giovani.

Conte (torna a ricondurlo in mezzo)

E a te la sua patente
Era in tasca rimasta…

Figaro

Certamente.
Che razza di domande!

Antonio (a Susanna che fa dei motti a Figaro)

Via, non fargli più motti: ei non t’intende.
(prende per mano Cherubino e lo presenta a Figaro)
Ed ecco chi pretende
Che sia un bugiardo, il mio signor nipote.

Figaro

Cherubino!

Antonio

Or ci sei.

Figaro (al Conte)

Che diamin canta?

Conte

Non canta, no, ma dice
Ch’egli saltò stamane in sui garofani…

Figaro

Ei lo dice!… Sarà… Se ho saltato io,
Sui può dare che anch’esso
Abbia fatto lo stesso.

Conte

Anch’esso?

Figaro

Perché no?
Io non impugno mai quel che non so.
N. 22 - Finale Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in do, 2 Fagotti, 2 Corni in do, 2 Trombe in do, Timpani in do sol.
Marcia
(si ode una marcia spagnuola da lontano)
Ecco la marcia… andiamo.
A’ vostri posti, o belle, a’ vostri posti.
Susanna, dammi il braccio.

Susanna

Eccolo
(Figaro prende per un braccio Antonio, per l’altro Susanna, e partono tutti, eccettuati il Conte e la Contessa)

Conte (fra sé)

Temerari!

Contessa (fra sé)

Io son di ghiaccio.
(la marcia aumenta a poco a poco)

Conte

Contessa…

Contessa

Or non parliamo.
Ecco qui le due nozze:
Riceverle dobbiam; alfin si tratta
D’una vostra protetta.
Seggiamo.

Conte

Seggiamo.
(fra sé)
E meditiam vendetta.
(siedono)