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Non v’ha notte nell’anno in cui non si veggano stella cadenti. Queste in generale sono piuttosto rare; ma di tanto in tanto appariscono numerosissime, e talvolta in copia al grande, che riesce impossibile il solo enumerarle. Di molte di questo insolite apparizioni, che vengono ancora chiamate piogge meteoriche, si era conservata memoria nelle cronache e nella storia; ma non essendo tra loro collegate con legge alcuna, la loro incostanza, dice Arago, fini col divenire proverbiale. Fu solo nella prima metà di questo secolo, che si pervenne a scoprire che alcune tra esse apparivano a periodi doterminati; [p. 22 modifica]e le prime che furono riconosciute tali, e sono certamente le più costanti e le più copiose, furono quelle che sogliono avvenire verso la metà di agosto e di novembre, delle quali, o Signori, avrete sentito talvolta parlare. Il numero delle meteore, che in queste sere si accendono nel cielo, è talvolta al tutto sorprendente, massime nel mese di novembre. Due anni or sono, nel novembre del 1866, in molti luoghi delle nostre contrade, non ne apparvero meno di 6000 per ora; e l’anno testè décorso, nell’America del Nord, non ostante la luce vivissima di luna piena, se ne contarono in molti punti 1500 per ora; e, secondo i calcoli di Arago, nella solenne apparizione del 1833, avvenuta pure nell’America settentrionale, se ne dovettero vedere non meno di 240000 in 7 ore!

Ma ciò che più monta si è che i periodi, secondo cui si succedono queste due piogge meteoriche, sono stati ormai determinati con tutto rigore scientifico, e costituiscono al presente una vera legge astronomica. Secondo i recenti calcoli di Littrow di Vienna, [p. 23 modifica]il periodo delle piogge di agosto, che suole avvenire intorno ai 10 di questo mese, è di 365 giorni, 6 ore e 10 minuti; cioè eccederebbe di 20 minuti l’anno tropico, ma differirebbe di meno di 1 minuto dall’anno siderale. La pioggia di novembre, comecchè di gran lunga più ricca della precedente, si riproduce però assai più di rado: e secondo i piit accurati calcoli dell’Americano Newton, di Schiaparelli, e di Adams, il suo ritorno periodico ha luogo dopo ogni 33 anni ed ¼. Già 13 di questi ritorni sono registrati negli Annali della scienza, ed il più antico tra ossi risale all’anno 903.