Le donne gelose/L'autore a chi legge
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L’AUTORE
A CHI LEGGE1.
Questa dunque è una Commedia, che per piacere a quei tali che la lingua ed il costume nostro non hanno in pratica, meriterebbe di essere in toscana intieramente tradotta; e se le frasi basse del popolo fossero in Fiorentino ridotte, potrebbono recar diletto a chi quelle più di quest’altre ha in capo. Ma io ho volsuto per ora stamparla come fu da me fatta, per non dispiacere a quei tali che così la bramano, e dilettare alcuni altri che il linguaggio veneziano mediocremente intendendo, se ne compiacciono non ostante, ed oltremodo lo gustano; a questo proposito ho avuto qualche lettera orba, senza sottoscrizione, che mi rimproverava d’aver io in varie Commedie tradotto il Pantalone in toscano, desiderandosi da chi mi dava l’avviso, leggerlo nel naturale suo idioma. L’occulto scrittore avrà in questa mia la risposta, e spero sarà ora contento, che della veneta lingua avrà in questa Commedia non solo, ma nelle altre che seguono, un’abbondante raccolta2. Il mondo è diviso in due: chi vuole e chi non vuole. Alcuni altri dunque saranno forse per tal ragione scontenti. Io per soddisfare gli uni e gli altri, pensato aveva di ridurre a frase e costume toscano questa ed altre Commedie, che dir si possono veneziane, stampandole in altro Tomo, che destinava far dopo il decimo, ma non sapendo se ciò possa essere dagli associati aggradito, aspetterò che i medesimi, o con lettere cieche, o con nomi palesi, mi dicano il parer loro, ed io li renderò soddisfatti3. In Venezia questa Commedia fu applauditissima. Dove non sia ben intesa, non può avere la stessa sorte. Il tempo farà conoscere la verità.