Le dieci mascherate delle bufole mandate in Firenze il giorno di Carnovale l'anno 1565/Mascherata Prima

Mascherata Prima

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Le dieci mascherate delle bufole mandate in Firenze il giorno di Carnovale l'anno 1565 Mascherata II


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M A S C H E R A T A

P R I M A,

Fatta da M. Zanobi Carneſecchi, e

M. Tomaſo del Nero gen

tilhuomini Fior.


LL
A prima Maſcherata, che entraſſe in piazza fu di duoi gētilhuomini M. Zanobi Carneſecchi, e M. Tomaſo del Nero iquali coſi nobili d'ingegno, come di ſangue, haueuano cō bella inuentione figurata la s c e l e r a t e z z a, cacciata dal Flagello, con queſti abigliamenti, & habiti, che qui appreſſo ſi diranno.

Habito della Sceleratezza.


R
Appreſentauaſi la Sceleratezza un Lupo naturale ueſtito di due pelli d'Agnelli col uello d'oro filato , & le teſte, e zampe dorate. Che ī teſta haueua una chioma feminile, ſopra la quale era una ghirlāda di ſpine fioriti, & s'atteneua con le zampe dinanzi a un ſagginale, che guidaua la Bufola per il naſo; la quale dalli occhi in fuori, era tutta coperta di tela d'argento, tutta

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piena di uelli lunghi di ſeta cruda. Haueua ſopra la bardella una pella d'Aſino con teſta, & gambe, figurata di ſeta bigia.

Habito del Flagello.


L
E ſei Maſchere, figurate per il Flagello, erano veſtite tutte con vn medeſimo habito in queſta forma.

Era la capellatura arruffata, e di color foſcho naſceuan ſenz'ordine quattro zāne di Cinghiale ſanguinoſe, e cinque fiamme di fuoco, la faccia era horribile di color bronzino, con occhi affocati, & ſpauenteuoli, e barba arruffata, ricinta da vn velo Bigio. Il collo era cinto da un tronco di Cipreſſo ſecco di tela d'argento ricamato in velluto turchino, dal qual tronco vſciuono alcune coccole ſimili: e di ſimile velluto, e ricamo erano i bracciali fino al gomito. Veſtiuaſi p̃ ſopraueſte d'una pelle di Drago, laquale eſſendo aperta per mezzo del collo, veniua a moſtrare la ſua teſta dauanti, che caſcaua ſul petto del Maſcherato: & le zampe dinanzi, che s'attaccauano in ſulle ſpalle, & con l'ali, & col reſto della pelle adornaua la parte di dietro, dalla quale era di modo ſtaccata, che il diſotto tutto appariua: Era di raſo uerde ricamato di ſcaglie d'oro filato, & la teſta, & zampe di tela d'argento dipinte: arricchita con vn numero grādiſsimo d'occhi di tela d'argento dipinti accommodati nell'ali, et per tutto il dorſo fin'alla punta della [p. 4 modifica]

coda. Haueua di ſotto vna veſtetta corta di tela d'oro pagonazza cō opera tutta orlata di foglie di cipreſſo, finte con ſeta verde, & oro, & arricchita con infinite coccole di tela d'argento dipinte. A queſta faceua ſottana vn habito di velluto chremiſi roſſo, tutto ricamato di tela d'oro perle, e gioie finte, con alcune maſcherette di tela d'argento dipinte, che reggeuono certo uelo bigio, che andauano ricignendo tutto l'habito: il quale da mezo in giu era diuiſo in otto falde, ſimilmente ricamate, fra l'una, & l'altra dellequali vſciua vna maſchera di tela d'argento dipinta, che reggeua vn ramuſcello di cipreſſo finto con ſeta verde, & oro. Moſtraua tutto il ginochio; come ancora l'uno, e l'altro braccio dal gomito in giu, & i piedi, & le mani ignude, & augnate, con molte piaſtre di ſangue: I calzari erano di tela d'oro pagonazza, ſopra ciaſcuno dequali erano auuolte due gran ſerpi di tela d'argento dipinte, & al piede dalla banda di fuori erano attaccati i talari ſimili all'ale del Vipiſtrello, e per iſprone ſi ſeruiua d'uno ſcorpione,che abbracciando il Calcagno pungeua con la coda. Portaua in mano, ò sferza, ò dardo, ò troncō di lancia, ò ſpada, ò face funerale, ò l'antica accetta. La teſta del cauallo era coperta da vn' Teſchio d'animale horribile con vn corno in fronte ſanguinoſo, & era ferma da otto ſerpi ſimili alle diſopra, che variamente auuolgendoſeli attorno adornauan ancor la teſta del Cauallo, & reggeuano il morſo: fra le orecchie del quale [p. 5 modifica]

uſciua vna Maſchera d'oro, che reggeua vno grā pēnachio, e un velo bigio che cigneua il collo del cauallo, ſotto la gola dellaquale pendeua vn gran ramo di Cipreſſo di ſeta verde, e d'oro. Le redine erano due catene di ferro inargentate. Il reſto del cauallo era tutto bardato di tela d'oro, & nel petto, e nelle punte didietro di dette barde erano teſte di Morte di tela d'argento dipinte, con aſſai catene groſſe della medeſima tela, e veli retti da maſcherette ſimili, tutta orlata di foglie, e coccole di cipreſſo, dallequali pendeuano a vſo di nappe, molti rami di detto Cipreſſo. Et ſopra la ſella a foggia di gualdrappa era gettata vna pelle intera di Lione figurata cō ſeta, gli ſtaffili di catene della medeſima tela. & le ſtaffe due maſchere sbarrate. Haueuano alla ſtaffa dodici littori veſtiti all'uſanza loro antica che portauano in mano le verghe, & l'accette.

MASCHERATA II.

De' S. Spinoli, & fornari

Genoueſi.


DD
O P P O a ſudetti arriuarono in piazza le maſchere, e la Bufola de' Mercanti Genoueſi, iquali haueuano figurato le Baccanti feſteuolmente correre dietro a Sileno Balio di Bacco, ilquale caualcaua la Bufola, veſtito, & abigliato nel modo, che qui appreßo direno.

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M A S C H E R A T A

P R I M A,

Fatta da M. Zanobi Carnesecchi, e

M. Tomaso del Nero gen

tilhuomini Fior.


LL
A prima Mascherata, che entrasse in piazza fu di duoi gentilhuomini M. Zanobi Carnesecchi, e M. Tomaso del Nero iquali cosi nobili d'ingegno, come di sangue, havevano con bella inventione figurata la s c e l e r a t e z z a, cacciata dal Flagello, con questi abigliamenti, et habiti, che qui appresso si diranno.

Habito della Sceleratezza.


R
Appresentavasi la Sceleratezza un Lupo naturale vestito di due pelli d'Agnelli col vello d'oro filato , et le teste, e zampe dorate. Che in testa haveva una chioma feminile, sopra la quale era una ghirlanda di spine fioriti, et s'atteneva con le zampe dinanzi a un sagginale, che guidava la Bufola per il naso; la quale dalli occhi in fuori, era tutta coperta di tela d'argento, tutta

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piena di velli lunghi di seta cruda. Haveva sopra la bardella una pella d'Asino con testa, et gambe, figurata di seta bigia.

Habito del Flagello.


L
E sei Maschere, figurate per il Flagello, erano vestite tutte con un medesimo habito in questa forma.

Era la capellatura arruffata, e di color foscho nascevan senz'ordine quattro zanne di Cinghiale sanguinose, e cinque fiamme di fuoco, la faccia era horribile di color bronzino, con occhi affocati, et spaventevoli, e barba arruffata, ricinta da un velo Bigio. Il collo era cinto da un tronco di Cipresso secco di tela d'argento ricamato in velluto turchino, dal qual tronco uscivono alcune coccole simili: e di simile velluto, e ricamo erano i bracciali fino al gomito. Vestivasi per sopraveste d'una pelle di Drago, laquale essendo aperta per mezzo del collo, veniva a mostrare la sua testa davanti, che cascava sul petto del Mascherato: et le zampe dinanzi, che s'attaccavano in sulle spalle, et con l'ali, et col resto della pelle adornava la parte di dietro, dalla quale era di modo staccata, che il disotto tutto appariva: Era di raso verde ricamato di scaglie d'oro filato, et la testa, et zampe di tela d'argento dipinte: arricchita con un numero grandissimo d'occhi di tela d'argento dipinti accommodati nell'ali, et per tutto il dorso fin'alla punta della [p. 4 modifica]

coda. Haveva di sotto una vestetta corta di tela d'oro pagonazza con opera tutta orlata di foglie di cipresso, finte con seta verde, et oro, et arricchita con infinite coccole di tela d'argento dipinte. A questa faceva sottana un habito di velluto chremisi rosso, tutto ricamato di tela d'oro perle, e gioie finte, con alcune mascherette di tela d'argento dipinte, che reggevono certo velo bigio, che andavano ricignendo tutto l'habito: il quale da mezo in giu era diviso in otto falde, similmente ricamate, fra l'una, et l'altra dellequali usciva una maschera di tela d'argento dipinta, che reggeva un ramuscello di cipresso finto con seta verde, et oro. Mostrava tutto il ginochio; come ancora l'uno, e l'altro braccio dal gomito in giu, et i piedi, et le mani ignude, et augnate, con molte piastre di sangue: I calzari erano di tela d'oro pagonazza, sopra ciascuno dequali erano avvolte due gran serpi di tela d'argento dipinte, et al piede dalla banda di fuori erano attaccati i talari simili all'ale del Vipistrello, e per isprone si serviva d'uno scorpione,che abbracciando il Calcagno pungeva con la coda. Portava in mano, ò sferza, ò dardo, ò troncon di lancia, ò spada, ò face funerale, ò l'antica accetta. La testa del cavallo era coperta da un' Teschio d'animale horribile con un corno in fronte sanguinoso, et era ferma da otto serpi simili alle disopra, che variamente avvolgendoseli attorno adornavan ancor la testa del Cavallo, et reggevano il morso: fra le orecchie del quale [p. 5 modifica]

usciva una Maschera d'oro, che reggeva uno gran pennachio, e un velo bigio che cigneva il collo del cauallo, sotto la gola dellaquale pendeva un gran ramo di Cipresso di seta verde, e d'oro. Le redine erano due catene di ferro inargentate. Il resto del cavallo era tutto bardato di tela d'oro, et nel petto, e nelle punte didietro di dette barde erano teste di Morte di tela d'argento dipinte, con assai catene grosse della medesima tela, e veli retti da mascherette simili, tutta orlata di foglie, e coccole di cipresso, dallequali pendevano a uso di nappe, molti rami di detto Cipresso. Et sopra la sella a foggia di gualdrappa era gettata una pelle intera di Lione figurata con seta, gli staffili di catene della medesima tela. et le staffe due maschere sbarrate. Havevano alla staffa dodici littori vestiti all'usanza loro antica che portavano in mano le verghe, et l'accette.

MASCHERATA II.

De' S. Spinoli, et fornari

Genovesi.


DD
O P P O a sudetti arrivarono in piazza le maschere, e la Bufola de' Mercanti Genovesi, iquali havevano figurato le Baccanti festevolmente correre dietro a Sileno Balio di Bacco, ilquale cavalcava la Bufola, vestito, et abigliato nel modo, che qui appresso direno.