Le antichità Romane (Piranesi)/2-XLII

Tomo II, tav. XLII:

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Tav. XLII


Veduta interna di una delle tre Sale sepolcrali credute della Famiglia di Augusto.

Questa Sala sepolcrale spogliata non solo di tutti i suoi ornamenti più riguardevoli, ma ancora d' ogni pezzo di marmo, e della stessa intonacatura, resta per la magg.or parte sepolta sotto il terreno, come lo dimostrano i due nicchioni, che si scorgono da un lato. Veggonsi girar intorno le pareti con ordine distribuiti i Colombaj senza veruna iscrizione; anzi nemmeno vi apparisce alcun segno d' esservene stata giammai. La ragione di questo però è facile a congetturarsi, essendo caduta affatto da muri l' intonacatura, dentro la quale sol tanto incassate erano le tavole delle Iscrizioni; nè si permetteva lo scavare il muro in conto alcuno, per non indebolirlo, sull' idea, che quegli antichi avevano di perpetuare le loro Fabbriche, e particolarmente quelle de' Sepolcri, a bello studio fatte per custodire in perpetuo le ceneri ivi riposte. Con che essi credevano non solamente di tramandare a' posteri per tutte l' etadi avvenire la memoria de' loro defonti, ma ancora di mantenere all' Ombre di quelli ne' Campi Elisii un più sicuro riposo. Ora serve questa Sala per uso di Tinello.

Piranesi Architetto dis. ed inc.