Le Villi/Atto secondo/Scena III
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Scena III
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- Roberto – Anna che appare sul ponticello.
- Anna
Roberto!
- Roberto
La sua voce!
(volgendosi, scorgendo Anna e andando verso di lei)
Dunque spento non sei, dolce amor mio!
- Anna200
Io non son più l’amor... Son la vendetta!
Roberto cade affranto su un sasso. – Anna scende verso di lui.
- Roberto
Gran Dio!... Gran Dio!...
- Anna
Ricordi
Quel che dicevi nel mese dei fiori?
Tu dell’infanzia mia
I giuochi dividesti e le carezze...205
Da te soave e pia
Imparai della vita le dolcezze...
Ero povero... E tu l’affetto mio
Più d’ogni ricco volesti pregiar...
Ah, dubita di Dio...210
Ma no, dell’amor mio, non dubitar!
Io t’amo!... Io t’amo!
Io t’amai... Tu mi tradisti...
Io ti attesi... e non venisti...
Ma è tremendo dolore215
In silenzio soffrir!
Senza speranza in cuore
Mi facesti morir...
- Roberto
L’amor mio della sua vita
Era il raggio... E l’ho tradita.220
Or serbato al mio cuore
È lo stesso martir...
Delirando d’amore
Anch’io debbo morir!...
Roberto va verso Anna spinto da una forza ignota; poi fa per vincere il fascino che lo investe, ma non può, e si slancia verso di lei; Anna, avanzandosi, stende le braccia e lo attira a sé. Intanto le Villi accorrono, circondano Roberto ed Anna e li trascinano, danzando vertiginosamente, fuori di scena.