Lassa la vita mia dolente molto
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
LV
Invoca la morte, perché il suo diletto gli è tolto da un rivale piú fortunato.
Lassa la vita mia dolente molto,
ch’i’ nacqui, credo, sol per mal avere,
poi che ’l me’ grande diletto m’è tolto
4in guisa tal, per giamma’ non ravere:
ch’i’seminai ed un altr’ha ricolto;
s’i’me ne vogli’atar, non n’ho’l potere:
per che la Morte m’è giá su nel volto;
8cosí foss’ell’al cor a mi’piacere!
Neun’altra speranz’ho, che di Morte,
e Mort’è quella, che mi può guerire,
11tant’è la pena mia dura e forte.
Cosi sarebb’a me vita ’l morire,
può’ che cota’ novelle mi fuór pòrte,
14. coni’a pregion sentenziato ’l fuggire.