La veterana e la novizia
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti italiani
LA VETERANA E LA NOVIZIA.1
Col suo barbuto e ben complesso amasio
E una tragica donna in Argentina,
Che di classico stil mastra e regina
Ne fa la scena insiem trono e ginnasio.
Or costei, che al roman bosco parrasio
Di corone rapì qualche dozzina,
Trovò, per bontà sua, la Ristorina2
Degna almen d’indulgenza al Metastasio.
Anzi l’ha tolta in sì clemente affetto,
Che già del buon desio gongola e zurla
Di ripulirla con alcun precetto.
E perchè sappia ognun ch’ella non burla,
Frattanto le prepara un tesoretto
Di torcimenti, di visacci e d’urla.
13 novembre 1842.
Note
- ↑ Carolina Internari prima attrice drammatica nel Teatro di Torre- Argentina; e Adelaide Ristori, sostenente la stessa parte nel Teatro Metastasio: vecchia la prima, declamatrice di antica scuola, di arte tutta convenzionale, furiosa baccante, incomposta gridatrice: giovane l’altra, di volto e corpo bellissima, imitatrice stupenda della vera umana natura, piena di grazie e piacevolezze, appassionata, dolce, e, alla opportunità, vigorosissima senza smanie.
- ↑ La invidiosa veterana Internari, trovandosi in una conversazione (in casa Carnevali) si espresse con queste parole: "Si, sì, quella Ristorina ha qualche buona disposizione, e promette di far qualche cosa!„