Giuseppe Gioachino Belli

1832 Indice:Sonetti romaneschi II.djvu sonetti letteratura La strada cuperta Intestazione 31 ottobre 2024 75% Da definire

È 'gnisempre un pangrattato Li Cardinali novi
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

[p. 160 modifica]

LA STRADA CUPERTA.

     Chi vvò vvienì da le Cuattro-Funtane
Sempre ar cuperto ggiù a Ffuntan-de-Trevi,
Entri er porton der Papa, ch’arimane
Incontr’a Ssan Carlino: poi se bbevi

     Tutto er coritorone de sti grevi
De papalini1 fijji de p......:
Ggiri er cortile: poi sscegni a li Bbrevi2
Sin dove prima se fasceva er pane.

     Com’è arrivato a la Panettaria,3
Trapassi l’arco, eppoi ricali abbasso
E scappi dar porton de Dataria.4

     E accusì er viaggio finirà a l’arbergo
De li somari, che stanno a l’ingrasso,
Magnanno carta zifferata5 in gergo.

Roma, 28 novembre 1832.

Note

  1. [Di questi smargiassi (grevi) di soldati del Papa.]
  2. Palazzo della Segreteria de’ Brevi pontifici.
  3. Panetteria, nome di un luogo del palazzo pontificio del Quirinale.
  4. Palazzo della Dateria, che poteva altre volte chiamarsi la miniera papale. Tutte le fabbriche sin qui nominate formano un sol corpo, vastissimo, e unite da interne comunicazioni.
  5. Cifrata. Sono gli spedizionieri delle sante Bolle della Chiesa.