La sentenza data a Guglielmo Piazza e Gio. Giacomo Mora/Sentenza

Riferito in Senato dal Mag. Signor Monti, Presidente del Magistrato della Sanità, il Processo formato contra Gulielmo Piazza e Gio. Giacomo Mora, quali con onto pestifero hanno appestato la Città di Milano, udito i voti de' Padri, il Senato è concorso in questa sentenza

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Riferito in Senato dal Mag. Signor Monti, Presidente del Magistrato della Sanità, il Processo formato contra Gulielmo Piazza e Gio. Giacomo Mora, quali con onto pestifero hanno appestato la Città di Milano, udito i voti de' Padri, il Senato è concorso in questa sentenza
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Riferito in Senato dal Mag. Senator Monti, Presidente del Magistrato della Sanità, il Processo formato contra Gulielmo Piazza e Gio. Giacomo Mora, quali con onto pestifero hanno appestato la Città di Milano; udito i voti de' Padri, il Senato è concorso in questa sentenza.

Chi li sopranominati Mora, e Piazza, posti sopra di un carro sijno condotti al loco solito della Giustitia. Nell'andare ne' lochi ove hanno delinquito, sijno tanagliati. Avanti la Barbaria del Mora, si tagli all'uno, & all'altro la mano dritta. Si rompino loro l'ossa al solito con la Rota, la quale si levi in alto, & in quella vivi s'intreccino i loro corpi. Dopò sei hore si scannino, e subito li loro cadaveri s'abbrucino, e le ceneri si gettino in fiume. La casa del Mora si spiani, & in quel largo si drizzi una Colonna, la quale si chiami Infame, & in essa si scrivi il successo; ne ad alcuno sia permesso mai più riedificare detta casa. Si dia satisfattione à creditori di detta casa de beni de condennati, e non bastando, siano satisfatti del Publico. Li beni di detto Mora, e Piazza si confischino. Il modo di condurre costoro alla morte sij questo. Vadino avanti due Banditori, li quali palesino al popolo la caggione della loro condennaggione, e tormentosa morte. Vi sia guardia sufficiente, acciò non nasca qualche tumulto nel popolo, & al medesimo fine si siggillanno le case de sospetti. Si getti un Bando, che ciascuno stij in casa, e si guardi. Il loco, ove si doverà fare la Giustitia si circondi con cancelli di legno, i quali, acciò non possino essere onti con l'onto pestifero sijno da huomini a posta guardati. Sopra il medesimo loco si formi come un'ombrella, acciò li Religiosi con minor disaggio possino assistere a giustitiati, e del tutto s'avvisi il Vicario di Giustitia.

Ottavio Beriasca