Giuseppe Gioachino Belli

1834 Indice:Sonetti romaneschi III.djvu sonetti letteratura La scuperta Intestazione 9 novembre 2024 75% Da definire

La mojje disperata Li carnacciari
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

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LA SCUPERTA.1

     Quant’ècchete2 a l’uscì,3 mme fa4 Nnicola:
“Pèppe (disce), e ttu vviènghi?„ Io j’arisponno:5
“No (ddico), nun ce vièngo, perch’ho ssonno.„
E llui: “Oh vvia, pe’ mmezz’oretta sola.„

     Bbasta, accusì da parola in parola
Un po’ uno e un po’ ll’antro m’imbrojjònno.6
Entramo er Colonnato,7 e in fonn’in fonno8
Travedemo9 er Picchietto e Cchicchiggnola.

     Eppoi derèto10 a llòro a la lontana
Er fratello de lei, che jje se maggna
La mità11 dder negozzio de p.......

     Come je sém’addosso,12 lui se svòrtica.13
Io allora je faccio:14 “Eh? cche ccuccagna!
Tanto pela chi ttiè, cquanto chi scortica.„15

16 marzo 1834.

Note

  1. La scoperta.
  2. Eccoti.
  3. In sull’uscire.
  4. Mi dice.
  5. Gli rispondo.
  6. M’imbrogliarono su.
  7. S’intende il Colonnato di S. Pietro.
  8. In fondo in fondo.
  9. Travediamo.
  10. Di dietro.
  11. Metà.
  12. Appena gli siam presso.
  13. Si rivolge.
  14. Gli dico.
  15. Proverbio.