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XLI XLIII
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XLII.


E lui, quello ch’aveva superato,
     Ridenno, li più boja tradimenti
     Der mare, de la terra, de li venti,
     Coll’omo ce rimase massagrato!

E lui, quello ch’aveva straportato
     Li sacchi pieni d’oro a bastimenti,
     Fu ridotto a girà’ pe’ li conventi,
     Cór fijo in braccio, come un affamato!

E er re... che lo ripossino ammazzallo
     Dove sta, dopo tanto e tanto bene
     Ch’aveva ricevuto, pe’ straziallo,

Co’ l'antri boja ce faceva a gara!
     E dopo avéje messo le catene,
     Voleva fallo mette’ a la Longara.1


Note

  1. Longara: manicomio.