Giuseppe Gioachino Belli

1834 Indice:Sonetti romaneschi III.djvu sonetti caudati letteratura La rosa-d'oro Intestazione 2 novembre 2022 25% Da definire

La casa scummunicata Er decane der cardinale
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

[p. 161 modifica]

LA ROSA-D'ORO

     La rosa-d’oro che cqui er Papa oggn’anno
Bbenedisce in ner giorno de dimani,1
Lui la manna2 a li prencipi cristiani,
Che ssempre quarche ccosa j’aridanno.3

     Bben inteso però cche ssi4 nnun fanno
Le cose da cattolichi romani,
La rosa nun je va: chè sti sovrani
Nun z’hanno mai d’arigalà,5 nun z’hanno.

     Er portà cquella rosa è un grann’onore;
E ppe’ cquesto se sscejje un principino
C’ha ffinito li studi, o un Monziggnore.

     E cce s’abbada6 tanto, che pperzìno7
Nell’anno trentadua Nostro Siggnore
Ce mannò er zu’ bbarbiere Ghitanino.8

8 marzo 1834

Note

  1. La domenica quarta di Quaresima, detta Laetare.
  2. Egli la manda.
  3. Gli rendono.
  4. Se.
  5. Da regalare.
  6. Ci si bada.
  7. Che per sino: sino al punto che.
  8. Il cameriere di Papa Gregorio XVI, già barbiere, ed oggi cavalier Gaetano Montani. Vedi su lui il Son...