La regola di san Benedetto/Capitolo 73
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Traduzione dal latino di Francesco Leopoldo Zelli Jacobuzi (1902)
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EPILOGO
Come in questa Regola non ogni osservanza di giustizia sia stabilita.
CAP. 73.°
Noi abbiamo scritto questa Regola,
affinchè osservandola nei monasteri,
noi dimostriamo di avere alquanto di
onestà ne’ costumi, o come un avviamento
di conversione. Ma per chi si affretta alla perfezione della vita, vi sono le dottrine dei Santi Padri, la cui
osservanza conduce l’uomo alla cima
della perfezione. Qual mai pagina o
qual parola ispirata del Vecchio e del
Nuovo Testamento, non è rettissima norma della vita dell’uomo? O qual
libro dei Santi Cattolici Padri non
rìsuona questo, cioè che si vada al
nostro Creatore per la via diritta?
E le conferenze dei Padri, e le
istituzioni e le Vite loro, e la stessa Regola
del Santo Padre nostro Basilio, che
altro sono, se non esempi e istrumenti
di virtù di monaci veramente buoni
e obbedienti? A noi pigri e di vita
rilasciata tali cose ci fanno arrossire
di vergogna. Ma chiunque tu sii che
aneli di andare alla patria celeste,
questa minima Regola che ho scritta,
mettiti con l’aiuto di Cristo ad
osservarla. E poi a quelle più eccelse cime
di dottrina e di virtù dette di sopra,
con la protezione di Dio tu certamente
perverrai.
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