La piazza universale di tutte le professioni del mondo/VI

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Sonetti V Lettera scritta al sopradetto M. Abramo Colorni
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A M. ABRAMO COLORNI
MANTOANO DI
NATIONE HEBREO,
INGEGNIERO DEL SERENISSIMO
di Ferrara, Sopra l'Opra


SONETTO
S
DEGNA Fabro commun, bench'alzi, et erga

Superba mole al par d'Atlante, e Tauro,
L'opra ch'in marmi, in bronzi, in perle, in auro,
Diverso ornato in vari fregi verga.
Se un Artefice sol Illustri, e asperga
Di se, come io d'altrui l'inostro, e inauro,
Scorrerò il nome altier da l'Indo, e 'l Mauro,
Fin dove il Sol l'alto splendor disperga.
Questa d'alto edificio eterna pompa
Da quel che Manto, et che Colorni infiora,
Non d'altronde convien, ch'emerga, e erompa,
L'arte, e la man che 'l tutto imperla, e indora,
Quando al ricco lavor desta propompa,
Non Roma, ò Memphi à lei d'invidia fora.