La pace (Bacchilide)
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La Pace ai mortali ricchezze suol dare
E fiori di carmi di lingue mellite;
Si bruciano a’ Numi sovresso dell’are
Di pecore e buoi le cosce gradite,
Che il biondo divora del fuoco fervor.
E flauti e palestre sudate e banchetti
De’ giovani sono in pace i diletti,
Che loro sol scendono soavi nel cor.
Sui scudi di ferro recinti la tela
Il ragno distende: la ruggine nera
Le lance appuntate, le spade già vela
Aventi a due tagli la lama guerriera,
Le trombe di rame non s’odon squillar.
Non più del mio core conforto beato
Il sonno soave mi viene troncato,
Banchettasi, e s’odon fanciulli lodar1.
Note
- ↑ Letteralmente: fervono canti di fanciulli, in lode di leggiadri fanciulli, ossia canti d’amore.