Inconvenienti degli umori corrotti.
Questo sciroppo essendo bastantemente efficace per espellere le materie corrotte, acri, viscide, succose, corrosive, naturalmente quando esse sono estremamente depravate, il loro soverchio calore potrebbe far risentire qualche leggera colica, ciò che dimostrerebbe quanto si rendeva urgente la cura depurativa per espellere delle materie corrotte, che quanto prima doveano produrre una malattia grave, e forse cagionare la morte. Ciò che dimostra che queste materie sono estremamente mortifere, è che dopo il primo giorno di cura non si risente più veruna colica; e che cessa egualmente qualunque residuo di malessere, mercè l'alleviamento in tutta l'economia animale di una gran parte del calore acre degli umori: motivo percui l'ammalato si trova dal primo giorno in piena convalescenza. E questa flussione acre, calorosa, abbruciante in progresso che pel lungo soggiorno nella cavità finisce per ledere gl'intestini e le viscere delle persone, che per la loro indolenza, e perché credono di non aver bisogno, non si curano mai, ch'essa gli conduce a delle malattie più gravi, e quasi sempre a una morte prematura. Dunque è certo, irrefragabile, allorchè siamo suscettibili che si possa produrre in noi un tal germe distruttore della nostra esistenza, il buon senso ci dimostra (a meno di non essere noi stessi l'istrumento della nostra morte) che bisogna liberarci da questa flussione consecutiva, sia per esimerci dalle malattie, come per conservarci sempre di più nello stato il più florido di salute. Se si conoscesse da tutti questa verità incontrastabile, quanti patimenti si eviterebbero, quanti giovani, quanti bambini le di cui vittime sono innumerevoli, quanti vecchi ottuagenari prolungherebbero ancora per degli anni la loro esistenza! In fine non vi sarebbero nè ammalati nè malattie temibili. L'esistenza troverebbe la fine nell'estrema vecchiezza, senza essere aggravata da mali, e senza alcun patimento. La vita si assopirebbe a tardissima età a guisa di un sonno confortevole. Questo è il vero tributo dovuto alla natura, ma non già nell'aprile degli anni; allora la morte diviene un assassinio.— È inutile di avvertire che bisogna far togliere subito l'egestioni dalla stanza dell'ammalato, ed aprire per un momento le finestre per far circolare l'aria, essendo l'esalazione fetida che tramandano perniciosissima all'ammalato, non che gli astanti.