<dc:title> La fine di un Regno (ed. 1909) </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Raffaele De Cesare</dc:creator><dc:date>1909</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:La fine di un regno, parte III, 1909.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=La_fine_di_un_Regno_(1909)/Parte_III/Documenti_vol._I/X&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20210416171404</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=La_fine_di_un_Regno_(1909)/Parte_III/Documenti_vol._I/X&oldid=-20210416171404
La fine di un Regno (ed. 1909) - Documento X Agesilao Milano Raffaele De CesareLa fine di un regno, parte III, 1909.djvu
Vola, alma mia, sulla natal tua riva,
E di quel sol ti bea
Di cui ti stringe invan lungo desio!
Caro lido natio,
Ecco io ti veggio e l’aure tue risento!
Ma qual cupo lamento
L’aere percorre? Fosche nubi intorno
Velano il ciel sereno,
E in tetro ammanto il giorno
Sorge di duol presago e di spavento.
Un suon represso di lamenti pieno
Al cor mi giunge, e di pietade il pianto
Tronca su’ labbri il canto!....
O terra di beltà suprema e sola,
Il tuo divo sorriso or chi t’invola?
. . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . .
Molle di pianto e d’alto duol commossa,
Movi, o mesta Canzon, romita e sola,
Ove sepolte l’ossa
Stan d’iniqui e ladroni: in poca fossa
Ivi cerca l’eroe; digli che ancora
In Italia è una gente
Fra cui sonar si sente
Libero all’aure di Melano il nome,
Ove tra poche elette alme non dome
Il fatto audace ed immortal sì onora.