Al nobil tetto ov'il mio sole ha sede

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Francesco Della Valle

Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura VIII. La casa della sua donna Intestazione 1 agosto 2022 100% Da definire

Qual famelico augello, ove rimira Dopo due lustri, le romane mura
Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Francesco Della Valle
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VIII

LA CASA DELLA SUA DONNA

     Al nobil tetto ov’il mio sole ha sede,
quasi a lume farfalla ognor m’aggiro;
ora un guardo vi mando, or un sospiro,
e v’entro col pensier, se non col piede.
     S’il mio ben non m’ascolta e non mi vede,
parlo ai muri in sua vece e i sassi miro,
e ovunque gli occhi innamorati giro,
l’aria infocata del mio ardor fa fede.
     Dal dolce fiato suo fatta odorosa,
l’aura, che spira lá, mi dá ristoro,
e, vagando le piante, il core ha posa.
     Cosí, felice in quelle vie dimoro,
e, se m’è de’ suoi rai la luce ascosa,
l’alba attendendo, l’orizzonte adoro.